ROMA – Berlusconi è convinto che Matteo Renzi sia “innamorato di lui” e gli consiglia anche, “vedendo la sua forma fisica”, di portare dal sarto il giubbotto di pelle per “farlo allargare”.
Dopo l’ennesima giornata all’insegna della campagna mediatica, Silvio Berlusconi dalla poltrona di Matrix si lascia andare a qualche battuta sul premier.
Poi viene trasmessa la partecipazione dell’ex sindaco di Firenze ad Amici , quella ricordata per il giubbotto di pelle alla Fonzie: “Penso che abbia fatto bene a sfruttare un momento di forma fisica – lo prende in giro Berlusconi – ma adesso, per come l’ho visto io, non se lo potrebbe più permettere. A meno di non trovare un sarto che gli allarghi il giubbino”.
Poi il Cav si fa serio e prende di mira i provvedimenti del governo. “Quella degli 80 euro – attacca – è una bugia, perché non andranno davvero a 10 milioni di persone. A chi guadagna 9mila euro all’anno andranno solo 27 euro al mese. Sarebbe stato più giusto fare il contrario”.
Anche le coperture finiscono nel mirino: “Per fare questo regalo elettorale Renzi ha aumentato le tasse sulla casa danneggiando i pensionati e le tasse sulle rendite finanziarie danneggiando i risparmiatori”. Lui, invece, le pensioni vorrebbe aumentarle: 2Quando torneremo al governo quelle minime saliranno a 800 euro, forse anche a 1.000. Ci vogliono due miliardi, li troveremo tagliando le spese dello Stato”.
C’è anche spazio per mettere in dubbio il cammino delle riforme: “Il testo base sul Senato non ci va bene – tuona il Cav – non può diventare il dopolavoro dei sindaci. E non capisco perché Renzi abbia rinviato il problema degli stadi a dopo le ferie e invece con il Senato, un’istituzione che ha più di duemila anni, abbia tutta questa fretta elettorale”.
Poi arriva una parziale retromarcia su quanto detto in mattinata, la disponibilità a entrare nuovamente nella maggioranza di governo. “Sono stato frainteso, avevo specificato che solo in caso di estrema emergenza, con senso di responsabilità, saremmo disposti a dare una mano”.
Intervistato da Luca Talese, l’ex presidente del consiglio, ha parlato prima dell’eventuale e probabile scesa in campo di Marina Berlusconi alla guida del partito “Forza Italia”.
Berlusconi ha dichiarato di non amare la politica, ma se la figlia Marina vuole intraprendere la carriera politica, dovrà vincere democraticamente le primarie del partito.
Ha poi paragonato Beppe Grillo a Hitler, affermando che i discorsi scritti dal comico, sembrano scritti dallo stesso pugno di quelli del nazista tedesco. Berlusconi ha dichiarato: “Anche Hitler andò democraticamente al potere, pronunciando discorsi simili a quelli di Grillo.” L’ex premier ha poi continuato: “Hitler, Stalin e Marx hanno provocato milioni di morti, e le caratteristiche umane di Grillo, sono paragonabili a quelli di queste persone.”
Talese ha poi proposto un confronto con Grillo nella sua trasmissione, ma Berlusconi ha declinato l’invito: “Io potrei gridare più forte di lui, ma non si può impostare un discorso costruttivo con Grillo, lui sbraita, urla e basta, è uno sfascia carrozze. I suoi eletti sono presi tra i “NOTAV” e gli appartenenti ai centri sociali, non sono buoni a nulla!”.