Bolivia, 3 giorni di scioperi e scontri: il paese è paralizzato
LA PAZ, 11 MAG – Tre giorni consecutivi di sciopero generale e violenza stanno mettendo in ginocchio la Bolivia. Anche oggi – riferisce la stampa locale – le strade sono state invase da migliaia di lavoratori, in manifestazioni organizzate dalla ‘Central Obrera Boliviana’ (Cob), il piu’ grande sindacato del Paese, che protestano contro il governo di Evo Morales. Negli ultimi scontri vicino a ‘Plaza de Armas’, nella capitale La Paz, un centinaio di minatori appartenenti al potente e radicale sindacato di Huanuni hanno fatto esplodere anche candelotti di dinamite e petardi. Bilancio: oltre una decina di feriti, tra dimostranti e agenti.
Gli scioperanti chiedono un aumento dei salari superiore all’8%. ”Se il governo non ascoltera’ le nostre richieste, saremo ancora piu’ radicali con le nostre legittime proteste”, ha affermato il leader della Cob, Juan Carlos Trujillo, minacciando di far proseguire l’agitazione anche la prossima settimana. Lo stipendio medio della Bolivia – ricordano i media – oscilla tra i 546 e i 590 dollari al mese ed e’ uno dei minori del subcontinente latino-americano.