
Briatore ancora contro sindaco Arzachena: "Billionaire chiuso. In altri posti si balla sui tavoli"
Briatore accusa ancora il sindaco di Arzachena: “Abbiamo chiuso il Billionaire. In altri posto però si balla sui tavoli”.
Briatore ancora contro Roberto Ragnedda, il sindaco di Arzachena, il comune sardo in cui si trova il Billionaire, la nota discoteca dell’imprenditore piemontese.
“Ho chiuso il Billionaire, ora stiamo andando avanti per vedere cosa succede. Il sindaco di Arzachena è scappato. Io no. A Montecarlo ci vivo” spiega l’ex compagno di Elisabetta Gregoraci su Instagram.
“Invece ieri sera, abbiamo le foto visive, che ballavano tutti sui tavoli. [Il sindaco] non fa rispettare la sua stupida idea di restingere. Ha aspettato che il bilionaire chiudesse e via festa come mai. E’ pessimo è una vergogna. Ora vedrete il video registrato tra tieri e l’altro ieri”.
La polemica a distanza tra Briatore e il sindaco
Dopo la decisione, da parte del Governo, della chiusura delle discoteche, sempre su Instagram Briatore aveva attaccato il sindaco del paese simbolo della Costa Smeralda, accusato di aver “cancellato la musica in Costa Smeralda”.
L’imprenditore aveva accusato il sindaco di essere “un altro grillino contro il turismo” e di non aver fatto nulla nella vita.
Il primo cittadino di Arzachena, Roberto Ragnedda, dopo poche ore aveva risposto su Facebook: “Quando mi hanno fatto vedere il video pensavo fosse una parodia di Crozza, ma poi ho capito che era l’originale è ho dovuto replicare”.
Ragnedda che ha raccontato di aver lavorato in passato al Billionaire e di non essere stato trattato bene, nel video spiegava che l’ordinanza “serve alle persone anziane come lei” per poi aggiungere: “Sono dalla parte degli imprenditori ma è necessario rispettare le regole. Avrei voluto confrontarmi di persona con Briatore ma ha preferito andare a Montecarlo”.
Sei positivi al Billionaire, dipendenti bloccati in Sardegna
Intanto al Billionaire si scoprono sei positivi finiti in isolamento. I cantagiati però potrebbero essere molti di più dato che i tamponi li hanno fatti in pochi.
Un centinaio di dipendenti del Billionaire sono costretti così a rimanere in Sardegna. Parte del personale infatti non è sardo e non può al momento tornare a casa (fonte: Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).
