Casa Bianca 2016, Sanders: “Votiamo Clinton”. Fischiato dai suoi fan

PHILADELPHIA – Bernie Sanders ha aperto la convention dei democratici negli Stati Uniti con il suo pubblico endorsment alla candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton. Il senatore democratico ha invitato i suoi sostenitori ad unirsi e votare per la rivale Hilary Clinton, così da battere il candidato repubblicano Donald Trump, che viene dato avanti nei sondaggi. Un endorsment che però non è piaciuto ai suoi fan, arivati fino a Philadelphia forse con la speranza di vederlo lottare per la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti, e che è costato a Sanders fischi e insulti da parte del pubblico.

Per i democratici e per Sanders la “priorità assoluta” è sconfiggere Trump: “Dobbiamo far eleggere Hillary Clinton. Votiamola per sconfiggere Trump”, ha detto l’ormai ex candidato alla Casa Bianca. Un annuncio che arriva nella stessa giornata, quella del 25 luglio, in cui la presidente uscente del partito democratico ha rassegnato le dimissioni dopo lo scandalo della pubblicazione delle mail in cui la dirigenza sembrava aver ostacolato la campagna di Sanders.

Il senatore del Vermont che fino all’ultimo ha tenuto testa alla candidata donna dei democratici ha detto:

“Fratelli e sorelle questo è il vero mondo in cui viviamo. Trump è un demagogo e ha fatto dell’odio il punto di riferimento della sua campagna elettorale. Ha insultato i cittadini dell’America Latina, i musulmani, le donne e gli afroamericani. È ciò che dobbiamo fare. Questa campagna elettorale è stato solo l’inizio e da oggi continueremo la battaglia”.

La kermesse, destinata a fare la storia con l’incoronazione della prima donna candidata alla Casa Bianca, si apre quindi all’insegna delle tensioni. Il tutto mentre Trump, sull’onda dell’effetto Cleveland, vola nei sondaggi e supera Hillary, conquistando il 48% delle preferenze contro il 45% di Clinton. Un sorpasso che brucia mentre sta per andare in scena l’Hillary-show.

Eppure per le strade di Philadelphia i sostenitori di Clinton si contano sulle dita di una mano. A invadere le strade è il popolo di Sanders che spera nella rivoluzione: una speranza che era stata alimentata nelle ultime ore dai favoritismi emersi dallo scandalo delle email per Hillary a danno di Sanders. Favoritismi che spingono il popolo di Bernie a parlare di ”nomination truccata” e a promettere che “o Bernie o niente voto”. La tensione sale anche fra i delegati e i superdelegati. E sale talmente alta che Sanders deve intervenire per evitare di essere il Ted Cruz dei democratici, tanto da arrivare a dichiarare:

”La storia l’abbiamo fatta, abbiamo dettato l’agenda più progressista di sempre”.

Ad aprire l’evento è stat la first lady Michelle Obama, insieme alla senatrice Elizabeth Warren, la paladina anti-Wall Street che Sanders avrebbe voluto come vice presidente di Hillary. A loro è spettato il compito di introdurre la candidata e la piattaforma democratica, basata sul concetto di uguaglianza in tutti i campi.

(Foto Ansa)

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