SANTIAGO (CILE) – L’ufficio per le emergenze del Cile ha emesso un allarme rosso dopo che il vulcano Copahue, a cavallo con la provincia argentina di Neuquén, ha iniziato a sputare cenere e gas. Mercoledì 26 dicembre, le autorità argentine avevano emesso un allarme prima giallo, poi elevato ad arancione. L’allerta di oggi riguarda la regione cilena di Bio Bio, ed è stato diffuso dopo che nella notte sono state registrate attività sismiche nei pressi del vulcano e una nube di cenere alta un chilometro e mezzo.
L’unità Sernageomin, del ministero delle Miniere, raccomanda attenzione nel raggio di 15 chilometri attorno al cratere per il pericolo di colate laviche e di caduta di frammenti vulcanici. Per ora, spiegano le autorità, non è necessario ricorrere a evacuazioni. Lo scorso anno, a causa dell’eruzione del vulcano Puyehue, nel sud del Paese, il Cile era stato costretto alla cancellazione di centinaia di voli e all’evacuazione di migliaia di persone.
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