ISTANBUL – Due piloti della Turkish Airline hanno raccontato una storia incredibile, annunciando di aver visto un UFO volare sopra al loro aereo appena un’ora prima dell’incidente Egyptair. Il mistero avvolge ancora il motivo della caduta dell’aereo, l’Airbus A320 decollato da Parigi e diretto al Cairo che si è schiantato in mare con 66 persone a bordo.
Una delle più grandi agenzie di stampa turche ha riferito che due piloti hanno raccontato di aver visto un oggetto con delle luci verdi passare sopra al loro aereo mentre si avvicinavano all’aeroporto Ataturk di Bodrum.
L’aereo si trovava a più di cinquemila metri e stava sorvolando il distretto di Silivri quando i piloti comunicato ai controllori di volo che “un oggetto non identificato, con delle luci verdi, è passato sopra di noi. Poi è improvvisamente sparito, immaginiamo quindi che sia un UFO”. L’aereo Egyptair si è schiantato un’ora dopo nel Mediterraneo, a circa 804 chilometri di distanza.
Le autorità aeroportuali hanno però affermato di non aver notato nulla sui propri radar che potesse essere collegato a quanto descritto dai colleghi. Inizialmente era stato riferito che il pilota dell’A320, prima di precipitare in mare, aveva perso ogni contatto con la torre di controllo, ma alcune fonti dell’aviazione a Parigi hanno rivelato che il pilota tentò di contattare i controllori di volo egiziani, per riferire che stava effettuando un atterraggio di emergenza a causa del fumo che riempiva la cabina.
Le dichiarazioni tuttavia, ieri sono state smentite dalla compagnia Egyptair: un portavoce ha riferito che “sono false, il pilota non contattò la torre di controllo prima dell’incidente”.
Secondo il Ministro della difesa greco, Pano Kammenos, l’aereo ha perso improvvisamente quota e da 11.277 metri circa è passato a 4.572: una manovra molto pericolosa, dal momento che un repentino cambio di pressione nella cabina è fatale.
Il presidente egiziano Abdel-Fattah el-Sisi lunedì ha rotto il silenzio ed ha annunciato che verrà utilizzato un sottomarino per trovare nei fondali marini la scatola nera che contiene dati e registrazioni vocali. Il sottomarino avrà solo un mese di tempo per trovare la scatola, che emette un bip sonoro per circa un mese prima che le batterie si scarichino e cessi ogni possibilità di recuperarla.