DEBRECEN – Federica Pellegrini, eliminata dopo le batterie dei 400 stile libero, non riesce a darsi pace e lancia un grido d’allarme: “Sono totalmente distrutta. Non ho forza nelle gambe e presa in acqua. E’ una prestazione quasi illogica. Escludo qualsiasi coinvolgimento di ansie. Non vorrei avere qualche problema. Al ritorno in Italia mi sottoporrò ad alcuni accertamenti per escludere patologie. E’ raro che sia così stanca. Ho cercato di reagire in gara, di cambiare ritmo, ma non ne avevo più di così”.
Federica Pellegrini rileva: “Non sono mai stata un’atleta che si tira indietro. Nuoto 16 chilometri al giorno e ho imparato a resettare le situazioni negative prima di ogni gara. Alle Olimpiadi di Pechino sono arrivata quinta nella finale dei 400 al mattino e ho stabilito il record del mondo nei 200 al pomeriggio. Questa prestazione non può essere interpretata riferendosi all’ 1’55″33 lanciato in staffetta o all’ 1’56″76 per l’oro nella gara individuale.
“Ogni giorno che passa sentivo le gambe più dure e mi sentivo più fiacca. Non so neanche se mi sento in questo stato per un possibile sovraccarico di lavoro. Mi è capitato con Alberto Castagnetti proprio qui, agli euroindoor di Debrecen del 2007, ma era una situazione completamente diversa. Ripeto: non capisco. Posso anche nuotare in 4’14, ma non faticando così. Ho nuotato 4’08 nel campionato a squadre, in pieno carico e gareggiando di piu’ in un solo giorno. C’e’ qualcosa che non va. Dobbiamo capire cosa”.
“Al rientro sottoporremo Federica Pellegrini ad una serie di analisi per renderla più serena – ha aggiunto Rossetto – ma sono sicuro che non c’è nulla, altrimenti non avrebbe potuto nuotare i 200 con quei tempi, a meno che non sia intervenuto qualche virus fulmineo. Mi spiace che si sia verificato questo episodio. Ma sono certo che lo supereremo insieme. Federica Pellegrini è una campionessa. Una persona complessa e a volte troppo chiusa, ma il nostro rapporto si sta consolidando e c’è fiducia reciproca. Non dobbiamo preoccuparci. Questa gara non può essere soggetta a interpretazioni tecniche. Questo era e resta un campionato europeo di passaggio. L’obiettivo è l’Olimpiade”.
“Capita che in un momento di duro lavoro gli atleti possano vivere una giornata negativa – aggiunge il medico federale Lorenzo Marugo – se poi questa giornata coincide con una gara lunga, autonomia residua e poca tolleranza al sacrificio ecco che si raffigura la giornata nera. Non credo che Federica abbia qualche problema di salute; avremmo avuto qualche indicazioni e suppongo me ne avrebbe parlato. Al ritorno a Roma la sottoporremo ad esami del sangue per scongiurare subdole patologie virali che potrebbero incidere sulle capacità reattive e sulla forza muscolare. Le ultime analisi risalgono a due mesi fa e non avevano evidenziato anomalie”.