GENOVA – Cacciare il sindaco di Genova, Marco Doria? “Una stronzata all’italiana”. Gino Paoli, genovese doc, assolve il primo cittadino a pochi giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchio la sua città . E i forcaioli di turno hanno chiesto subito la testa di Doria.
Paoli, al programma di Rai Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’, ha raccontato dov’era il giorno dell’alluvione:
“A casa, mi sono accorto subito della gravità perché mi era sembrato un evento simile a due anni fa. Penso che ormai dobbiamo abituarci a questo clima tropicale: questa quantità d’acqua in pochi minuti io l’ho vista solo nei paesi tropicali”.
Di chi è la colpa?
“Bisogna andare lontano. La copertura della foce del Bisagno, fatta molto tempo fa. Poi c’è un affluente del Bisagno, il Fereggiano, su cui è iniziata un’opera poi bloccata per un problema di tangenti. I lavori su questo affluente potrebbero risolvere i problemi all’80%”.
Come vede il futuro?
“E’ una situazione che si ripeterà anche in futuro”.
Crede che il sindaco Doria si dovrebbe dimettere?
“No, lui è appena arrivato. Questa è la solita stronzata all’italiana, per cui accusi chi ricopre quel certo ruolo in quel momento”.
E di Burlando (governatore ligure, ndr) cosa pensa?
“Mi chiedo come mai si è accorto solo ora che i soldi c’erano e si dovevano usare. Se ne accorge solo ora? Se si devono dare delle colpe si diano a chi è lì da più tempo”.
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