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Gino Strada, in 300 in fila alla camera ardente sotto al sole, volontari Emergency danno loro dell’acqua VIDEO

La camera ardente di Gino Strada a Casa Emergency, circa 300 persone in fila sotto al sole prima dell’apertura. Le persone hanno atteso ordinatamente e sono state rifocillate con bottigliette d’acqua messe a disposizione dai volontari dell’associazione. Poi hanno varcato il cancello d’ingresso ed hanno appeso diversi i mazzi di fiori e i messaggi, tra i quali quello che recita “Ora vai, Gino, continuiamo noi. Ti abbracciamo per sempre” e “Grazie Gino! Quello che lasci resta straordinario come te. Vola alto”.

Gino Strada, camera ardente, la presidente della onlus: “Era un faro nella nebbia per tantissime persone”

Accanto al grande striscione con la scritta “Ciao Gino”, Rossella Miccio, presidente della onlus, ha detto ai giornalisti ha raccontato cosa rappresentava il fondatore dell’associazione morto il 13 agosto improvvisamente in Francia. “C’era la consapevolezza che Gino fosse un faro nella nebbia per tantissime persone”. Poi ha proseguito: “Ho avuto il privilegio di lavorarci e di viverci vicino in giro per il mondo per 21 anni, ma che ci fosse un affetto così profondo, che così tante persone da tutte le latitudini, dal Sudan alla Sierra Leone, malati, pazienti, staff, autorità, gli anziani dei villaggi, si sentissero toccate da quello che ha fatto Gino e dal lavoro di Emergency non me l’aspettavo”.

“Gino ha creato comunità al di là delle barriere”

Gino – ha aggiunto – ha saputo creare una comunità di persone legate da principi e valori forti che vanno al di là delle barriere, dei colori della pelle e delle religioni. Credo che questo sia davvero il messaggio forte che ci lascia e che ci impegniamo a portare avanti” (video Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev). 

 

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Lorenzo Briotti