
Giornata Nazionale Ail contro i tumori: oltre la pandemia, ecco le conversazioni in Rete degli italiani
Si celebra oggi, 21 giugno, la 16esima edizione della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma. Per l’occasione Ail ha organizzato una serie di eventi e servizi informativi per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta ai tumori del sangue.
Tra questi l’attivazione di un numero verde (800 22 65 24) a cui risponderanno oggi, dalle 8 alle 20, alcuni dei massimi esperti nelle terapie contro questo tipo di tumori. Ail, da oltre 50 anni in campo contro leucemie, linfomi e mieloma, celebra oggi la sua Giornata Nazionale. Un’occasione per raccontare i progressi della ricerca in ematologia e per lanciare un messaggio importante a tutti i pazienti e i loro familiari: non siete soli nella vostra battaglia.
Giornata Nazionale Ail, Socialcom ha monitorato le menzioni web su tumori ematoligici
In occasione della Giornata Nazionale Ail, Socialcom, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha realizzato una ricerca monitorando le menzioni web e social riguardanti i tumori ematologici che durante l’ultimo anno di pandemia (30 giugno 2020 ad oggi) hanno raggiunto un picco di oltre 1 milione di conversazioni, generando circa 15 milioni di interazioni complessive.
In particolare, nei mesi gennaio e giugno di quest’anno, le mentions riguardanti i tumori del sangue hanno subito incrementi importanti. A riportare l’attenzione sul tema il racconto della malattia condiviso da Teresa Cherubini, la 22enne figlia di Jovanotti, e la scomparsa del cantante Michele Merlo. Entrambe le vicende hanno prodotto volumi di conversazioni compresi tra i 120 e i 140K.
Dall’analisi delle conversazioni social, sono emerse la rabbia e la preoccupazione degli utenti per i ritardi. Problemi anche su rinvii, problematiche su screening, controlli ed operazioni legate ai tumori ematologici. Durante tutto il periodo della pandemia, i pazienti e le famiglie hanno riversato in rete tutte le preoccupazioni legate alla difficoltà di effettuare screening e controlli.
Nello specifico, si ritrovano numerosi riferimenti specifici ai termini “liste di attesa”, “ritardi” e “problemi”. Nell’ultimo periodo, si sottolinea il dato relativo alle “vaccinazioni”. Forte è la critica verso i cosiddetti “salta fila” che hanno privato della priorità i pazienti affetti da tumori del sangue, già particolarmente fragili e a rischio rispetto al contagio dal virus.
Meno rilevanti, ma comunque significativi, i riferimenti al “medico di base” e alle “informazioni”. Questi riferimenti rimarcano il poco sostegno avuto dai pazienti soprattutto durante il primo periodo di pandemia.
Durante la pandemia, sono stati invece i canali ufficiali di Ail a registrare un boom di presenza di utenti. Nell’ultimo anno hanno visto un incremento notevole del numero delle interazioni e dei commenti alle proprie pubblicazioni. Nel dettaglio, si registra un +63% di commenti, un +18% di like e un +21% di followers.
Il picco maggiore si è registrato con la campagna #Iosonoarischio.
In Italia 33mila diagnosi l’anno di tumore al sangue
In Italia sono 33 mila ogni anno le persone che ricevono una diagnosi di un tumore del sangue. Le difficoltà affrontate durante la pandemia sono confermate anche da uno studio promosso dalla Sie – Società Italiana di Ematologia, pubblicato ad ottobre su The Lancet Haematology. Tra il febbraio e il maggio 2020 sono stati seguiti 536 pazienti con un tumore del sangue e positivi al Coronavirus, il 37% di questi è deceduto.
Un tasso di mortalità che è 2,4 volte superiore rispetto a quella della popolazione generale e 41,3 volte maggiore rispetto a quella osservata nei pazienti onco-ematologici prima della pandemia.
Il lavoro di Ail non si ferma e dallo scorso febbraio. L’associazione ha messo in campo una serie di strumenti molto importanti per continuare a stare vicino ai pazienti, fornendo il potenziamento delle cure domiciliari e un supporto costante ai reparti di Ematologia italiani. Ha inoltre donato dispositivi di protezione individuale a reparti, pazienti e personale sanitario, consegnando a domicilio spesa e farmaci. Sono stati inoltre potenziati i servizi di consulenza telefonica con esperti ematologici, psicologici e di diritto del lavoro. In questo modo, malati e caregiver hanno potuto avere informazioni aggiornate e un sostegno emotivo anche durante i vari lockdown.
Per scaricare la ricerca completa clicca su socialcomitalia.com.
