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JOHANNESBURG (SUDAFRICA) – Oggi 18 luglio Nelson Mandela compie 94 anni. Circa 12 milioni di bambini hanno cantato a scuola “Happy Birthday” ed hanno dato il via ai festeggiamenti per il suo compleanno.
Madiba, titolo onorifico adottato dai membri anziani della sua famiglia, negli anni è diventato sinonimo del premio Nobel per la Pace 1993 e primo presidente nero del Paese. Ma l’uomo che è riuscito a far imboccare al Sudafrica la strada della democrazia multirazziale é malato, da qualche anno festeggia i compleanni a casa e anche oggi – nonostante le celebrazioni pubbliche – sarà con la sua famiglia. Oggi Mandela è nella sua casa d’infanzia, a Qunu, un villaggio a Sudest del Paese, dove ha ricevuto Bill Clinton. Dopo la visita, durata due ore, l’ex presidente degli Stati Uniti ha inaugurato la biblioteca della locale scuola elementare – la No-Moscow – insieme alla moglie del Premio Nobel, Graça Machel, e alla figlia, Zindzi. Nel 2009 l’Assemblea generale dell’Onu ha proclamato il 18 luglio il ‘Nelson Mandela International Day’. Sulla pagina Internet delle Nazioni Unite dedicata all’eroe dell’ anti-apartheid campeggia una delle sue frasi più celebri: “Possiamo cambiare il mondo e renderlo un posto migliore. E’ nelle nostre mani fare la differenza”. Ed è proprio con questo spirito che anche quest’anno l’Onu si è unito alla Fondazione Nelson Mandela per chiedere a tutti i cittadini del mondo di dedicare 67 minuti del loro tempo ad aiutare il prossimo.
Un degno modo di celebrare il ‘Nelson Mandela International Day’: Mandela, ricorda il sito, “ha dedicato 67 anni della sua vita al servizio dell’umanità, come un avvocato dei diritti umani, un ‘prigioniero di coscienza’, un conciliatore internazionale e il primo presidente di un Sudafrica libero eletto democraticamente”. Quindi, un minuto per ogni anno. I sudafricani aiuteranno a ridipingere le scuole, pianteranno alberi, visiteranno le case per anziani: l’obiettivo è di “ispirare gli individui ad agire per aiutare a migliorare il mondo e, così facendo, a costruire un movimento mondiale per il bene”, spiega il sito ufficiale del ‘Mandela Day’. Intanto, il festeggiato continua a prendere molto sul serio i consigli dei suoi medici, come ha confidato all’agenzia Afp il suo vecchio amico ed ex prigioniero politico e attivista anti-apartheid, Ahmed Kathrada, 82 anni, 27 dei quali – come Mandela – trascorsi in carcere. All’inizio dell’anno scorso Mandela è stato ricoverato per un’infezione alle vie respiratorie e da allora Kathrada, conosciuto anche come ‘Kathy’, ha ridotto le sue visite all’amico. L’ultima volta l’ha visto il 28 maggio scorso, a Johannesburg, alla vigilia della partenza di Mandela per Qunu. “L’ho trovato davanti a una pila di giornali, stava leggendo Beeld, un quotidiano afrikaner” per i sudafricani bianchi, contro i quali Mandela ha lottato e con i quali ha poi negoziato la fine della segregazione razziale. Da quest’anno tutti possono esplorare online la storia di Mandela, scavare nel suo passato, scoprire i suoi segreti, grazie a un progetto del Google Cultural Institute in collaborazione con il Nelson Mandela Centre of Memory: una grande memoria virtuale dell’eredità culturale di una delle figure centrali della storia.