
Mattarella incontra Conte e annuncia le consultazioni VIDEO dell'annuncio delle dimissioni del premier
Mattarella incontra Conte al Quirinale e ne riceve le dimissioni da presidente del Consiglio. Subito dopo il Quirinale fa sapere che dal pomeriggio di mercoledì 27 gennaio partiranno le consultazioni. Mattarella cioè incontrerà le forze politiche per verificare se ci sono le condizioni per la formazione di un nuovo governo.
Che si tratti di un governo Conte Ter, di una nuovo premier sorretto dalla stessa maggioranza, di un nuovo premier con una nuova maggioranza o di un governo di unità nazionale, questo non lo sa nemmeno Mattarella. Probabilmente il presidente della Repubblica vorrà evitare che si vada ad elezioni anticipate.
Mattarella incontra Conte e annuncia le consultazioni
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Avv. Giuseppe Conte, il quale ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Lo annuncia una nota ufficiale del Quirinale.
Il Presidente della Repubblica – prosegue la nota – si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio. Il calendario delle consultazioni sarà reso noto attraverso l’Ufficio Stampa.
Conte ha dato le dimissioni a Mattarella
Conte ha rassegnato le dimissioni dalla guida del governo. Alle 12 il capo dell’esecutivo è salito al Quirinale per un colloquio con Sergio Mattarella durato mezz’ora. La crisi dunque è formalmente aperta e passa nelle mani del Presidente della Repubblica. Poco prima del passo indietro ufficiale, Conte ha riunito a palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. Nel corso dell’incontro il premier ha ringraziato uno ad uno i suoi ministri, ricevendo dai capi delegazione della maggioranza Pd, M5s e Leu “sostegno e compattezza”.
Conte si è dimesso: le reazioni della maggioranza
“Pensiamo a questa maggioranza anche in prospettiva – ha sottolineato nel corso del Cdm Dario Franceschini – come un’area di forze riformiste alleate non solo temporaneamente”. Gli ha fatto eco Alfonso Bonafede ribadendo: “E’ il momento di confermare la compattezza attorno a Conte”. L’obiettivo del premier dimissionario è ora quello di allargare la maggioranza in modo da poter dare vita ad un Conte Ter.
E proprio in questa prospettiva, il Pd sottolinea come non sia il momento dei veti “Nessuno può metterli”, dice Deborah Serracchiani al Tg1, “prendiamo atto che lo stesso Renzi ha detto che non debbano esserci veti su Conte”.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
