
MILANO – Un raid di writer venuti dagli Stati Uniti ha movimentato la notte milanese in questi primi giorni di vera estate: Utah, Ether, Boris hanno lasciato le loro firme, taggando con lo spray centinaia di metri quadrati della metro di Milano e dei vagoni in sosta, o che si fermano per un minuto. Il video dell’assalto è ora in rete, un’altra tacca prestigiosa da aggiungere alle scorribande di questi professionisti dell’effrazione sistematica, del disegno a velocità della luce, della performance da strada. Del business: dietro la pubblicizzazione delle imprese c’è un capillare sistema di vendita di felpe-giubbotti-cappelli-bombolette che sfrutta il marketing del writer imprendibile in perenne fuga da guardie e dispositivi di sicurezza.
Milano, Stazione centrale, esterno notte: 4 treni vengono imbrattati. L’azione, documentata nel video che gira viralmente su tutti i social network, è precisa e ben coordinata. Ci sono basisti locali che danno le dritte, poi via di tronchesi per tagliare le reti di protezione, quindi arrampicate silenziose da una finestra a una cabina elettrica, appostamenti. Finalmente lo spray che macchia con sicurezza un affresco prestabilito. Un danno, altroché: solo l’anno scorso sono stati sporcati 410 treni, 500 mila euro per ripulirli.
Utah (Danielle Bremner, 31 anni, newyorchese), Ether (Jim Clay Harper, 28 anni, di Chicago, già arrestato e incarcerato con la sua compagna a Boston nel 2009) e Boris (pare bulgaro) sono delle star del web, acclamati e impuniti. Possono anche rivendicare finalità estetiche o perorare improvvisate cause politiche: di sicuro, non sono adolescenti. Intabbarato nel cappuccio di una felpa scura non c’è un monaco, né un santo, ma un adulto che ama farsi riprendere.
Il video del Corriere della Sera:
