LONDRA – Il trattato di stabilità finanziaria è stato approvato in Irlanda con 60,3% dei voti favorevoli al referendum. Su 43 collegi solo 5 hanno votato contro.
Hanno votato a favore 955.091 irlandesi contro 629.088. Su 3.144.828 aventi diritto si sono recati alle urne 1.591.385 elettori. Ovvero il 50,6%.
La notizia era nell’aria già da qualche ora. Il leader del partito socialista, Joe Higgins, aveva preannunciato: “Il ‘sì vincerà. Ora la questione è da dove arriveranno i posti di lavoro e la stabilità che ci hanno promesso, visto che la crisi del capitalismo in Europa continua e si sta anche aggravando. Le loro politiche peggioreranno soltanto la situazione”.
Il vicepremier Eamon Gilmore ha commentato che lui e altri funzionari del governo non considerano l’esito del voto un trionfo, ma piuttosto un sollievo. Gilmore ha ammesso che durante la campagna elettorale l’esecutivo ha riscontrato molta rabbia e preoccupazioni da parte degli elettori e ha detto di essere determinato ad aiutare a guidare l’Europa lontano dall’austerità e verso maggiori investimenti in crescita e lavoro.