PALERMO – “Avanzerò una formale denuncia contro Salvini. Salvare vite – in mare come altrove – non può essere considerato un crimine. Le Ong che si occupano di attività di Ricerca e Salvataggio non dovrebbero essere criminalizzate, ma coinvolte nei meccanismi di cooperazione internazionale per rispondere alla crisi umanitaria nel Mediterraneo”.
A dirlo è il sindaco di Palermo Leoluca Orlando durante una conferenza stampa tenutasi lunedì 1 luglio a bordo della Rainbow Warrior di Greenpeace, nel capoluogo siciliano nell’ambito del tour europeo “Uniti per il clima”, e a cui hanno preso parte Orlando, Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia, e Luca Casarini, capo missione di Mediterranea.
Orlando ha proseguito: “La comandante della Sea Watch ha atteso giorni e giorni a bordo, mentre viveva sofferenze con rischi di suicidio per disperazione. Alla fine ha fatto fino in fondo il proprio dovere, ha cercato di mettere in salvo questi migranti trovandosi in uno stato di necessità creato artificiosamente dal ministro dell’Interno che è il vero responsabile”.
“Siamo in presenza – ha sottolineato – di un attentato alla sicurezza organizzato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale non tiene conto della sicurezza degli esseri umani”.
“Rivolgo un appello all’Europa, come l’ho rivolto ieri al telefono al vescovo Heinrich Bedford-Strohm, presidente del Consiglio delle chiese evangeliche tedesche, un appello ai sindaci di tutta Europa ai quali vorrei dire ‘per favore non penalizzate i diritti in Italia per colpa di un governo impresentabile'”.
“E’ una specie di monomania del ministro dell’Interno il quale non si occupa della sicurezza, ma di 40 migranti che sono sulla Sea Watch, e nel frattempo, come ha dichiarato il sindaco di Lampedusa, centinaia di profughi entrano indisturbati. Questo accanimento è illecito e illegittimo”.
“Detto questo – ha proseguito – la conseguenza è l’emarginazione assoluta dell’Italia dal resto dell’Europa con danni incalcolabili per la nostra economia e per la nostra stessa credibilità. E’ un comportamento vergognoso del ministro dell’Interno perché tra l’altro viene smentito dal ministro degli Esteri, il quale ha affermato con grande chiarezza che la Libia non è un porto sicuro. La comandante della nave alla quale ribadisco la mia solidarietà e riconfermo la cittadinanza onoraria all’equipaggio della Sea Watch – ha aggiunto Orlando – si difenderà, come è giusto che sia in uno Stato di diritto, non si avvale della immunità parlamentare di cui si è avvalso vergognosamente il ministro Salvini e dimostrerà che si è trovata nell’esercizio delle sue funzioni di comandante di una nave”.
E la reazione di Salvini non si è fatta attendere. Su Twitter, il vicepremier ha scritto: “Il sindaco sinistro di Palermo mi vuole denunciare…Tremo dalla paura”.
Fonte: Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev, Ansa