Taranto, spacciavano droga coi figli in braccio: 16 arresti

Taranto, spacciavano droga coi figli in braccio: 16 arresti

TARANTO – Spacciavano droga tenendo i figli in braccio. Le donne dell’organizzazione criminale sgominata a Taranto il 22 settembre avevano un ruolo centrale sia nelle attività di confezionamento che di spaccio di cocaina, eroina, hashish, marijuana e metadone. Gli agenti della polizia di Taranto hanno arrestato 16 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Gli investigatori della Squadra Mobile hanno accertato nel corso delle indagini che largo San Gaetano, nella Città vecchia di Taranto, era diventato una vera e propria centrale di spaccio di droga. Centinaia di cessioni di stupefacenti, scrive l’Ansa, sarebbero state documentate ogni giorno. Un ruolo di primissimo piano nell’organizzazione avevano alcune donne del gruppo criminale. Ciascun componente del sodalizio aveva uno specifico ruolo: il collettore di denaro, lo spacciatore, il ‘palo’ e l’addetto al trasporto dello stupefacente. La droga veniva spacciata anche alla presenza di minorenni, figli di alcuni indagati.

Al momento sono state eseguite 16 delle 18 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Lecce. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il pm della Dda salentina Alessio Coccioli, il procuratore di Taranto Franco Sebastio e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero. Il sodalizio criminale sarebbe stato capeggiato da Antonio Pizzolla, 47 anni, coadiuvato dalla moglie Margherita Lombardi (45 anni), dai suoi figli Moris (21) e Denise (26), e dal genero Giuseppe Pavone (27), in veste di promotori, dirigenti e organizzatori.

Gli altri arrestati a vario titolo avevano l’incarico di approvvigionare il gruppo e di organizzare l’acquisto ed il trasporto delle partite di droga da immettere nel mercato. I tossicodipendenti si recavano nel circolo ricreativo di Pizzolla per ‘prenotare’ l’acquisto delle dosi, che venivano poi calate con un cestino dal balcone di uno stabile della città vecchia e prese in consegna dai ‘pusher’. L’ordinanza è stata notificata in carcere al 50enne Paolo Ciccolella, già detenuto.

Gli altri arrestati sono il Giuseppe, Alessandro e Marco D’Antoni (di 34, 28 e 20 anni), Cosimo Marinò (22), Michele, Salvatore e Simone Pizzolante (di 53, 46 e 23 anni) e Ida Chioppa (di 26). Le indagini sono partite la sera del 6 gennaio 2014 a seguito della gambizzazione di Antonio Pizzolla, che fu ferito con un colpo di pistola al ginocchio sinistro all’interno del suo circolo ricreativo, in via Cava.

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