TUNISI – “Eravamo nel museo, poi, mentre la guida ci descriveva i capolavori del Bardo, abbiamo sentito dei colpi. All’inizio pensavamo fosse una statua che era caduta. Ma poi abbiamo sentito altri colpi e abbiamo capito che si trattava di un attentato”: descrive così quella terribile mattina di mercoledì 18 marzo a Tunisi Marcello Salvatori. Lui era lì insieme alla moglie Maria Rita quando un commando di terroristi legati all’Isis ha fatto irruzione nel museo vicino al Parlamento e ha ammazzato 21 turisti, tra cui quattro italiani.
Salvatori, come molti altri, era sbarcato nella capitale tunisina quella mattina dalla nave da crociera Costa Fascinosa. Era al museo con un gruppo di italiani e la loro guida quando ha sentito i primi colpi dei terroristi. La moglie stava riprendendo la visita, e quando ha sentito i colpi e si è capito che si trattava di un attentato e tutti hanno iniziato a correre lei ha dimentico la telecamera accesa e ha ripreso la fuga.
Il filmato è stato raccolto da Flavia Cappadocia e Andrea Gualtieri e pubblicato in esclusiva da RepubblicaTv nel giorno in cui il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, è andato a Tunisi per una breve visita a Lorena Boni e Anna Abagnale, le due italiane ferite nell’attacco. Gentiloni incontrerà anche il presidente Beji Caid Essebsi e il ministro degli Esteri Taieb Baccouche.