
Varazze, violenze e maltrattamenti nella Rsa: in manette altri tre operatori socio-sanitari VIDEO
Altri tre operatori socio-sanitari di una Rsa di Varazze, in provincia di Savona, sono stati arrestati per maltrattamenti sugli anziani ospiti della struttura e posti ai domiciliari.
Le ordinanze scaturiscono dall’analisi degli elementi investigativi emersi in seguito all’operazione che il 25 gennaio ha portato agli arresti di altri 3 operatori della stessa residenza. Secondo le indagini i tre – due donne un uomo – avrebbero ripetutamente insultato, minacciato e strattonato gli anziani, costretti a subire ogni tipo di angheria.
Varazze, violenze e maltrattamenti in una Rsa. Altri tre arresti
Lunedì 25 gennaio erano finite in manette tre operatrici socio-sanitarie di 48, 58 e 64 anni con l’accusa di violenza e maltrattamenti nei confronti di più ospiti della struttura dove lavorano, la Rsa La Villa di Varazze.
Dall’attività investigativa, secondo le Fiamme Gialle, sarebbero emersi bruschi strattonamenti dei pazienti durante le operazioni di pulizia personale, fino ad arrivare agli schiaffi, accompagnati da insulti, minacce e imprecazioni delle operatrici, nonostante grida di dolore, pianti e implorazioni delle vittime.
L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata emessa dal Gip del Tribunale di Savona al termine di una complessa indagine, coordinata dal pm Chiara Venturi, e durata alcuni mesi, durante la quale sono stati documentati numerosi e reiterati episodi di violenze fisiche e verbali.
Anziani minacciati, legati e picchiati nella Rsa di Varazze
Molto spesso, durante l’orario di lavoro, gli anziani pazienti sarebbero stati lasciati incustoditi, senza che venissero soddisfatte le loro reiterate richieste di assistenza, attivate dagli ospiti anche attraverso i campanelli posti nelle vicinanze dei letti.
“Gli anziani venivano anche minacciati di essere lasciati senza i pasti – spiegano dalla Finanza – fino al rischio di essere legati al letto e percossi, solo per aver ‘disturbato’ le operatrici con le loro richieste di assistenza, peraltro più che legittime e pienamente rientranti nei doveri lavorativi delle tre arrestate”.
“Le condotte contestate alle arrestate sono di assoluta gravità e durezza – fa sapere il Comando provinciale – prive dei più elementari sentimenti di umana compassione. Comportamenti per i quali l’autorità giudiziaria ha contestato altresì l’aggravante dell’abuso di prestazione d’opera e della minorata difesa delle vittime, molte delle quali non autonome a causa delle infermità che le affliggono”. (Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).
