ROMA – Nel suo editoriale della terza puntata di Servizio Pubblico Michele Santoro immagina un “Renzi un po’ Alberto Sordi” che gli mostra il suo fastidio nei confronti della minoranza Pd, dei “frenatori, dei gufi e dei sabotatori”. E proprio come Alberto Sordi nei “Vitelloni” di Fellini il conduttore chiude il suo intervento con il popolare gesto dell’ombrello rivolto, invece che ai lavoratori, agli elettori: “Quegli italiani che ancora una volta si affidano al venditore di turno che promette di cambiare il mondo”. Il video riportato da Repubblica.