YOUTUBE “Ali bumayè”, l’urlo prima dell’incontro con Foreman

KINSHASA – “Ali bumayè”, ossia “Ali uccidilo”. E’ questo l’urlo che accolse Mohammed Ali a Kinshasa nell’allora Zaire e oggi Repubblica Democratica del Congo, dove Cassius Clay incontrava sul match Foreman. Ali venne accolto dalla folla così prima del famoso match del 1974, ribattezzato “Rumble in the Jungle”. Il campione della boxe, è morto oggi all’età di 74 anni. Era da tempo malato di Parkinson.

Quasi 42 anni, esattamente il 30 ottobre 1974, il mondo si fermò per sapere chi sarebbe stato il nuovo “re della boxe”, chi sarebbe uscito vincitore dall’ormai mitica “The Rumble in the Jungle”,  “La rissa nella giungla” come fu subito battezzato il match tra il campione in carica George Foreman e lo sfidante Muhammad Ali .

Ma perché l’incontro si tenne a Kinshasa? Ad organizzarlo era stato il manager Don King divenuto poi a sua volta pugile, che aveva  promesso una borsa di 5 milioni di dollari a testa ai due sfidanti senza però avere in tasca niente.

A pagare l’incontro arrivò però Mobutu. Il sanguinario dittatore era disposto a tirar fuori l’intera cifra per ospitare un evento che avrebbe dato lustro al suo regime e allo Stato africano da lui ribattezzato Repubblica dello Zaire giusto tre anni prima.

Don King riuscì a sua volta a strappare una concessione a Mobutu: l’incontro si tenne alle 4 del mattino ora locale, così da consentire a 450 locali tra Stati Uniti e Canada di trasmettere l’incontro in diretta su grande schermo a circuito chiuso. Il match venne trasmesso anche in alcuni cinema del Regno Unito e venne visto in tv in circa 100 paesi nel mondo.

Cassius Clay in una delle ultime apparizioni in pubblico (Ansa)
28 aprile 1967: Muhammad Ali in caserma a Houston dopo il rifiuto a partire per il Vietnam (Ansa)
Cassius Clay contro Sonny Liston nel 1965 a Lewiston nel Maine (Ansa)
Muhammad Al contro Joe Frazier a Manila nel 1975 (Ansa). La foto si riferisce al 13esimo round dell'incontro
Muhammad Ali contro George Foreman nel 1974
Cassius Clay e Malcolm X nel 1964
Ansa
Muhammad Ali nel 1996 porta la torcia olimpica ad Atlanta (Ansa)
Nella sua casa con il fratello
Cassius Clay e Malcom X
Cassius Clay con la quarta moglie Yolanda Lonnie Alì (quella vestita in viola)
Il tweet di Mike Tyson

Corriere Tv pubblica il momento dell’urlo:

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Lorenzo Briotti