NEW YORK – Josh Reichert è riuscito a sopravvivere da una caduta alta 21 metri, avvenuta nella cascata del fiume Sol Duc che si trova nello Stato americano di Washington all’interno dell’Olympic National Forest. nei giorni scorsi, Reichert che se l’è cavata con un piede rotto ha raccontato la storia a Good Morning America insieme alla moglie.
Il parco nazionale di Olympic è un parco nazionale che si trova nelle vicinanze della città di Seattle. È amministrato dal Servizio dei Parchi nazionali.
Il parco fu istituito nel 1909 dal Presidente Theodore Roosevelt, che lo denominò Olympic National Monument. Dopo che il Congresso ne votò lo stato di parco nazionale, il Presidente Roosevelt firmò la relativa legge nel 1938. Nel 1976 il parco nazionale di Olympic divenne riserva della biosfera e, nel 1981, un patrimonio dell’umanità.
Nel 1988 venne creata per quasi tutta la penisola Olympic la Olympic Wilderness, un’ulteriore protezione per la regione.
Il parco si divide in tre macroregioni: la costa del Pacifico, le montagne Olympic e la foresta pluviale temperata.
Ci sono molte strade nel parco, ma nessuna di loro penetra all’interno. Il parco contiene anche una rete di sentieri per l’escursionismo, nonostante la loro dimensione e la difficoltà di percorrenza richieda almeno un intero fine settimana per raggiungere i luoghi più remoti. I panorami della foresta pluviale, con piante colorate e dozzine di tonalità di verde, ripagano anche della possibilità di subire degli acquazzoni durante il percorso, nonostante che i mesi di luglio, agosto e settembre siano solitamente asciutti.
Una caratteristica unica del parco è la possibilità d’inoltrarsi nella foresta partendo dalla spiaggia con lo zaino. La lunghezza della costa è sufficiente per richiedere un viaggio di molti giorni, con intere giornate passate a camminare sulla spiaggia. Nonostante che gli stupendi panorami ripaghino della difficoltà del cammino (ed il bacino dei Sette Laghi ne è un esempio), bisogna fare attenzione alle maree; le parti più strette di spiaggia vengono completamente sommerse, e l’oceano raggiunge le pareti rocciose che dividono la spiaggia dal resto del parco, bloccando il passaggio. La costa presenta anche numerosi promontori, che rendono più difficoltoso il cammino, trasformando il percorso in un misto di rocce e fango.