IL CAIRO – La presentatrice egiziana Rania Yassen prima dà la notizia: un’indagine è stata aperta contro Reuters dalle autorità, con l’accusa di aver diffuso notizie false a proposito del caso di Giulio Regeni. Poi lo sfogo:
“Voglio dirvi una cosa: tutto questo interesse per il caso Regeni a livello internazionale, come in Gran Bretagna e Usa…. Tutto ciò indica una sola cosa: siamo davanti ad un complotto! Come se Regeni fosse il primo caso di omicidio in tutto il mondo!“.
Sempre più infervorata, spiega che sono tanti i casi di egiziani spariti in tutto il mondo in particolare in Paesi come Italia e Usa “dove le bande mafiose fanno di tutto”. Definisce “provocatorie” le eccessive previsioni e teorie sull’omicidio, al punto che, se “all’inizio francamente sentivo pietà nei suoi riguardi, adesso basta, che andasse al diavolo!“.
Yassen conclude che dopotutto ci sono tanti punti interrogativi sul caso: “Come il fatto che Regeni apparterrebbe ai servizi segreti”.