VENEZIA – Un profugo si tuffa per uccidersi e muore davanti a centinaia di persone, nel Canal Grande di Venezia. Persone che probabilmente lo disprezzano in quanto immigrato ma che non si limitano all’inerzia: tutti sono invece pronti quando si tratta di prendere il cellulare e filmare quanto accade davanti ai loro occhi. Per poi, ovvio, condividere anche il video su internet.
Aveva 22 anni ed era originario del Gambia l’immigrato che domenica pomeriggio a Venezia, sotto gli occhi di centinaia di persone, si è suicidato in Canal Grande, scegliendo di affogare nonostante da un vaporetto gli fossero stati lanciati davanti alla braccia prima uno, poi due, tre, infine quattro salvagente. Una scena scioccante, realizzata con un telefonino da una delle persone che si trovavano assiepate sul ponte degli Scalzi, davanti alla stazione ferroviaria.
“Africa ..! dai, butta il salvagente.., butta il salvagente…” si sente gridare all’indirizzo dei marinai di un vaporetto che si trova a fianco del migrante. “…Questo è scemo, vuol morire…” dice qualcun’altro, invitando il personale del vaporetto a gettarsi in acqua. Le immagini mostrano il giovane che evita ogni tentativo di afferrare i salvagente, con le braccia tese in alto, fino a farsi sommergere dall’acqua. Nessuno dei presenti si è tuffato, forse pensando ad un gesto dimostrativo. Il corpo del 22enne africano è stato recuperato più tardi dai sommozzatori dei vigili del fuoco. L’immigrato, giunto sulle coste siciliane a bordo di un barcone e poi trasferitosi a Milano, aveva in tasca un permesso di soggiorno per motivi umanitari.