LONDRA – Un manoscritto che rivela un tentativo fatto da Charlie Chaplin di produrre un film parlato e' appena emerso dagli archivi della sua famiglia. Si tratta di 50 pagine di dialoghi per una satira sul colonialismo inspirata da un viaggio fatto dalla star a Bali nel 1932. Il suo contenuto e' stato passato al Guardian dalla Association Chaplin, fondata dalla famiglia dell'attore e regista, che ha da poco autorizzato la pubblicazione di alcuni dei suoi manoscritti inediti in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
Il manoscritto mostra le difficolta' del regista con i dialoghi del cinema sonoro. Il film, intitolato 'Bali', prende di mira l'arroganza degli europei e la loro intrusione nell'idilliaco mondo degli isolani. I colonialisti costringono le popolazioni indigene a costruire strade di cui non hanno bisogno e come se non bastasse li tassano per esse. Il tutto, nella piu' completa incomprensione per le reciproche culture. La pellicola non venne tuttavia mai realizzata e bisognera' aspettare fino al 1940 per vedere il suo primo film parlato, 'Il Grande Dittatore', il suo capolavoro in cui fa una satira di Hitler.
Ma prima del 'Gran Dittatore' Chaplin aveva attraversato un momento difficile: nel 1931, quando ormai si era diffuso il cinema sonoro, fece uscire il film muto 'Le luci della citta'' e piu' tardi ricordo': ''Anche se 'Le luci della citta'' fu un trionfo, ero ossessionato dalla deprimente paura di essere antiquato''. Kate Guyonvarch, direttrice della Association Chaplin, ha dichiarato: ''Ho sempre pensato che dopo aver finito 'Le luci della citta'', Chaplin si fosse preso semplicemente una lunga vacanza. Ora capisco che invece era un periodo di terribile crisi personale''.