Cinema, Angelina Jolie: “Il mio film sulla guerra in Bosnia non si apre con una scena di stupro”

Angeline Jolie, impegnata nelle riprese del suo film sulla guerra in Bosnia che segna il suo esordio alla regia, ha voluto fare precisazioni su notizie stampa che avrebbero potuto creare critiche e polemiche, affermando che il film non si apre affatto con con scene di tortura e stupro. ”Ci sono voci secondo cui la storia d’amore del film si apre con scene di stupro e tortura. Non è affatto vero”, ha detto la Jolie citata oggi dal quotidiano belgradese Blic.

Il film invece, ha precisato, ”si apre con l’incontro tra i due protagonisti (un serbo e una musulmana) in un night club e non in un campo di concentramento”. La storia d’amore della coppia comincia con gioia e ballando, e successivamente l’idillio viene rovinato dal dramma della guerra – aggiunge l’attrice americana.

”Questo film parla di esperienze di persone differenti, che hanno modi diversi di percepire la guerra, e una coppia che avrebbe potuto avere una vita felice, con lo scoppio della guerra si trova in una situazione completamente diversa”, osserva Angelina Jolie.

”Si tratta, ha ancora detto l’attrice, di ”un film su temi difficili, con argomenti delicati e su eventi accaduti non molto tempo fa. Proprio per questo tali temi vanno trattati con la massima prudenza prudenza possibile”, ha concluso Angelina Jolie. Il film tratta della storia d’amore tra un militare serbo e una donna bosniaca musulmana negli anni della guerra di Bosnia (1992-1995).

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Alessandro Avico