ROMA – E' un film che ha fortemente voluto e che dopo 40 anni segna il suo ritorno al cinema, suo grande amore fin da quando era piccolo: dopo Sanremo Gianni Morandi accetta una nuova sfida, quella di un ruolo drammatico in 'Padroni di casa', di Edoardo Gabbriellini, con Valerio Mastandrea, Elio Germano e Valeria Bruni Tedeschi. Prodotto da Rai Cinema con First Sun, Relief, il film si girera' sull'appennino tosco-emiliano dal 7 agosto.
''E' bello tornare al cinema – dice Morandi raggiunto telefonicamente dall'ANSA proprio mentre sta leggendo la sceneggiatura -. E' un progetto nato due anni fa. E' un'avventura che vivo volentieri''.
Gia' durante il festival di Sanremo pensava a questo film?: ''Si' – ammette – e speravo che andasse in porto. In Italia si producono piu' volentieri le commedie, e quindi hanno fatto un po' di fatica a trovare una produzione convinta''. Racconta che il regista Gabbriellini (36 anni, attore e regista lanciato nel 1997 da Paolo Virzi' con 'Ovosodo') e gli sceneggiatori Francesco Cenni e Michele Pellegrini lo hanno contattato dicendogli di voler fare ''un film particolare, anche un po' noir''.
La sua lunga carriera e' costellata di successi, anche in campo cinematografico: dai 'musicarelli' ai film diretti da registi come Pietro Germi, Luciano Salce e Duccio Tessari, alle tante fiction di successo. Stavolta vestira' i panni di un cantante di successo che ha abbandonato le scene per stare accanto alla moglie malata, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. Quali sono i tratti salienti del suo personaggio?.
''L'amarezza e anche un po' di disperazione – spiega – Interpreto il ruolo di un uomo maturo, indurito dalla vita, che vive l'esperienza di una moglie che resta sulla sedia a rotelle. Ha lasciato le scene da 10 anni e forse rimpiange di non poter piu' salire su un palco. Addirittura a un certo punto convince il sindaco del paese a organizzare un concerto''.
''A me il cinema piace'', afferma. E per la prima volta rivela: ''Da piccolo vendevo le caramelle al cinema, guardavo quello schermo enorme e sognavo di fare l'attore. Il mio primo contatto con il cinema importante e' stato con Germi, 40 anni fa, con 'Le castagne sono buone' – ricorda Morandi – Magari oggi ho un po' piu' di esperienza di allora. Secondo me ero un po' immaturo. Germi cerco' di aiutarmi, ma nel mio personaggio c'era un aspetto un po' cinico che forse non sono riuscito a esprimere''.
Svela poi di aver ''rifiutato 'I Pugni in tasca', il film di Marco Bellocchio del 1965. ''I miei produttori non me l'hanno fatto fare, non mi vedevano adatto dopo In ginocchio da te', dice riferendosi al film del 1964 ispirato alla sua hit. Com'e' nel suo stile, Morandi si appresta a vivere questo ritorno sul grande schermo con entusiasmo e umilta': ''Spero di dare il mio contributo. Loro ci credono, andiamo avanti'', aggiunge l'artista di Monghidoro.
''La mia e' una delle storie principali di un film in cui gli altri protagonisti sono tutti bravissimi. Il nuovo cinema italiano e' forte, mi hanno coinvolto. Valeria Bruni Tedeschi e' attrice e regista, Mastandrea e' attore e co-produttore e ha vinto un David di Donatello, Elio Germano ha vinto la Palma d'oro a Cannes. Cesare Cremonini e' autore dei commenti musicali. Sono tutti artisti di alto livello''.
Insomma, per uno dei piu' amati protagonisti della musica e dello spettacolo italiano, ''e' una ''prova. Loro mi hanno dato fiducia, ma io ho chiesto di darmi una mano. Spero di fare bene, io mi impegnero' al massimo. Sono stato anche attore, e – conclude fiducioso – 63 anni non sono 26''.