Il regista e sceneggiatore Piero Vivarelli è morto la scorsa notte a Roma. Era da tempo sofferente di problemi cardiaci. Lo ha reso noto la moglie. Vivarelli era nato a Siena il 26 febbraio 1927 ed aveva 83 anni. Dopo essere stato uno dei giovani volontari della Xª Flottiglia Mas, dal 1949 al 1990 è stato un militante del Pci. Vivarelli ha firmato molti dei suoi film con lo pseudonimo di Donald Murray, tra le sue pellicole più famose si ricordano Mister X (1967), Il Dio Serpente (1970) con Nadia Cassini. Ha inoltre lavorato a Io bacio… tu baci (1960), Sanremo, la grande sfida (1960), Oggi a Berlino (1962), Rita, la figlia americana (1965), con Totò e Rita Pavone, Satanik (1968), Il vuoto (1969), Il Decamerone nero (1972), Codice d’amore orientale (1974) e Nella misura in cui… (1979). Il suo film più recente è la commedia Rumbera (1998), che racconta la storia di una danzatrice cubana. Nel 1960 ha ideato il programma radiofonico La coppa del Jazz. Vivarelli era molto noto anche per l’attività di paroliere (suoi sono i testi delle canzoni di Celentano ‘24.000 baci’ e ‘Il tuo bacio è come un rock’). Per 5 anni ha presieduto la commissione selezionatrice delle canzoni del Festival di Sanremo. I funerali si svolgeranno venerdì mattina nella chiesa del San Filippo Neri.
“La scomparsa di Piero Vivarelli, autore e regista di prima grandezza, ci toglie un altro pezzo della storia della cultura di massa italiana”. Così lo ricorda il senatore pd Vincenzo Vita,vice presidente della commissione Cultura. “Ha attraversato tante stagioni, risultandone sempre protagonista autorevole e fantasioso. Ma di lui, però, è bello ricordare anche la lunga e appassionata militanza politica, di cui era fiero e fino all’ultimo testimone. Culture della storia cubana e direttore del famoso festival del cinema dell’Avana, amico fraterno di Fidel Castro, stava lavorando – ha concluso – a un nuovo film. Ci mancherà”. “Una perdita incolmabile per il mondo della cultura e per la storia del cinema, un uomo libero che ha dato molto al nostro Paese”, afferma in una nota il capogruppo alla Camera, Italo Bocchino. “Lascia un vuoto profondo nella cultura e nella politica italiana”, ha detto Fabio Granata, membro della Commissione cultura della Camera dei deputati che ha aggiunto: “Se ne va un grande testimone della temperie culturale del 900, delle sue passioni e della ricerca eretica e libera di verità e giustizia”.
Per il collega Enrico Vanzina era “un uomo formidabile. E’ quello che ha inventato Celentano, scrivendo canzoni come Il tuo bacio è come un rock, ed era un regista di film stranissimi”. Vanzina ha ricordato che Vivarelli “era stato a Salò ma poi era diventato un comunista ‘oltre’, era l’unico italiano ad avere la tessera del Partito comunista cubano ed era diventato amico di Castro. Piero era un uomo simpaticissimo e un grande amico. Lui era proprio cult. Con Vivarelli scompare un anticonformista totale”.