L'autrice del libro su Maniero: "Faccia d'angelo è irreale"

ROMA – Il Felice Maniero rappresentato nella fiction Sky Faccia D'angelo ''assomiglia ben poco'' a quello reale''. Lo sostiene la giornalista e scrittrice Monica Zornetta autrice del libro 'La resa' (Dalai) dove ricostruisce ascesa, declino e ''pentimento'' dell'ex boss della Mala del Brenta. In un' intervista – che sara' pubblicato sul sito della casa editrice – interviene nelle polemiche sulla miniserie che vede protagonista Elio Germano e che andra' in onda questa sera su Sky Cinema 1.

Secondo l'autrice anche ''il bandito rappresentato nel libro autobiografico, scritto da Maniero con Andrea Pasqualetto, aveva poco del bandito vero. Il boss tratteggiato dallo stesso Maniero ha infatti – aggiunge – i connotati del 'Robin Hood' di paese anziche' quelli del mafioso, del trafficante internazionale di droga e di armi, dell'assassino e, se vogliamo usare un termine squisitamente 'malavitoso', dell'infame''.

Zornetta ritiene che le ''polemiche di questi giorni, che comprendo, ruotano intorno alla possibilita'- rischio che un soggetto simile diventi un modello, specie per i giovani: una sorta di eroe nero, negativo, ma vincente''.

Cosa racconta 'La resa' che non si trova altrove? ''Nel mio libro – risponde Zornetta – c'e' molta verita': ci sono retroscena legati alla sua cattura e al suo ''pentimento'' (pensiamo al caso di Gianfranco Ortes, arrivato a provocare fortissimi attriti e lacerazioni tra e nelle istituzioni); c'e' un Maniero reale anche dal punto di vista psicologico''.

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Daniela Lauria