CATANZARO – ”De Seta e’ uno dei grandi, trascurati registi tra i piu’ grandi italiani, e il suo lavoro meriterebbe di essere molto piu’ conosciuto di quanto non sia”. Parola di Martin Scorsese, da sempre tra i maggiori estimatori di Vittorio De Seta, il regista scomparso lunedi’ scorso in Calabria, che ricorda cosi’ in prima pagina sul quotidiano Calabria Ora.
”Negli anni 60 lo conoscemmo – prosegue Scorsese – attraverso il suo straordinario ‘Banditi ad Orgosolo’. Ma dopo, molti anni dopo, vedemmo i suoi documentari a colori che giro’ negli anni ’50, poetiche cronache di vita nell’Italia del Sud, della Sardegna, della Sicilia. Chi vide queste immagini, prima note solo a pochi, ne rimase ammaliato. Sono registrazioni preziose di costumi e modi di vivere che vanno scomparendo”.
Il regista italoamericano, autore di film capolavoro come Taxi Driver, si dice ”scioccato” dalla notizia della morte di De Seta e ricorda che l’ultima volta che lo vide ”sembrava che gli rimanessero da vivere altri 50 anni, scoppiava di energia creativa”. Le sue opere documentaristiche, per Scorsese, sono ”una delle meraviglie del cinema. Vittorio De Seta fu veramente un grandioso, dinamico, artista e io piango la sua scomparsa”.