Risarcimenti non ne vuole, ma Peppe Voltarelli si schiera contro Antonio Albanese che “ha stravolto” la sua “Onda calabra”. Secondo l’artista la sua canzone, incisa con il gruppo “il parto delle nuvole pesanti” nel 2002, è stata snaturata e il suo senso poetico è “stato ribaltato”.
Per lanciare il suo film Qualunquemente, con tanto di trailer, invece Albanese ha preso il brano e ne ha fatto un successo su Youtube, dimenticando però le intenzioni di chi l’aveva composto. Voltarelli è convinto che “Onda calabra” è diventata una “parodia”, insomma non il “suo genere”.
“Io sono rimasto senza parole ma, chi ama questa canzone, si è incazzato davvero e ho ricevuto una montagna di messaggi”, ha detto Voltarelli in un’intervista al Giornale. “Quel testo difende una calabresità che da anni combatto”.
Nello scorso luglio l’editore della produzione del film, ha spiegato Voltarelli, aveva chiesto di poter utilizzare la canzone Onda calabra: la risposta fu positiva, ma si rimase in attesa di ascoltare la nuova versione. Dopo cinque mesi, a dicembre, arrivò una versione in parodia del brano cantata da Albanese nei panni di Cetto La Qualunque: “Si era mangiato il vero senso di Onda Calabra”. La canzone che nel suo testo originale parla di immigrazione cercando di dare “un alone di speranza” rappresentando i calabresi in giro per il mondo, aveva anche un ritornello in tedesco proprio per riportare ciò che i calabresi lì immigrati sognano. “Onda calabra in Germania, una piccola, un gioco, un lavoro, il sole risplende da solo” traduce Voltarelli sul Giornale: “Albanese ora ne ha fatto una caricatura”.