Pietro Taricone ancora sotto i ferri, le sue condizioni sarebbero disperate

E’ ancora in sala operatoria, dalle 15.00 di lunedì pomeriggio Pietro Taricone rimasto gravemente ferito in seguito a una caduta dopo essersi lanciato con il paracadute a Terni. E’ stata comunque superata ”in modo abbastanza positivo”, secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie, l’emergenza legata alle emorragie subite dall’attore.

I chirurghi hanno cominciato a occuparsi delle numerose lesione scheletriche provocate dalla caduta. In particolare alle gambe e al volto. La situazione di Taricone viene comunque definita ancora grave. Ad attendere l’esito dell’intervento la compagna Katia Smuntiak insieme a diversi parenti dell’ex concorrente del grande fratello.

Taricone sarebbe comunque  in condizioni “disperate”, come informano i sanitari. L’attore è stato ricoverato in condisioni gravissime presso l’ospedale di Terni, con un’emorragia addominale e numerose lesioni. A ricostruire la dinamica dell’incidente è stato Sergio Sbarzella, presidente dell’Azienda trasporti consorziali di Terni che gestisce anche l’aviosuperficie dove è avvenuto l’incidente. Taricone avrebbe ritardato la manovra di frenata prevista a 50 metri da terra dopo un lancio eseguito nell’ambito di un corso per la sicurezza in volo riservato a paracadutisti esperti.

Al corso, denominato “Vela”, hanno partecipato in otto. Come gli altri, Taricone aveva seguito un corso di teoria, quindi un primo lancio senza problemi. Poi è salito di nuovo su un piccolo aereo che ha raggiunto quota 1.500-2.000 metri. Ha lasciato per ultimo il velivolo e – secondo quanto riferito da Sbarzella – il suo paracadute si è aperto regolarmente. A circa 50 metri da terra doveva quindi eseguire una manovra di frenata ma – sempre in base alla ricostruzione – l’ha ritardata finendo a terra a una velocità superiore a quella prevista.

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