Pola Kinski: “Mio padre Klaus mi ha violentata dai 5 ai 19 anni”

Pola Kinski in un ritratto giovanile

BERLINO –  Klaus Kinski è stato spesso un cattivo sul grande schermo e ora si può anche aggiungere che è stato pessimo padre. Padre violento e violentatore, lo dice a più di 20 anni dalla morte la figlia maggiore, Pola, 60 anni. In un libro Pola racconta di essere stata violentata ripetutamente dal padre da quando aveva 5 anni fino ai 19.

“Era semplicemente un violentatore di bambini”, dice la donna che ha deciso di rivelare in un’intervista allo Stern, anticipata mercoledì, un aspetto terribile della personalità del padre. Il fatto è che, dopo anni, non ce la faceva più a sentirsi dire che era un genio: ”Io non ne potevo più di sentirmi dire: ‘Tuo padre! Fantastico! Un genio! Mi è sempre piaciuto!’. Dalla sua morte in poi, questa mitizzazione non è che aumentata”.

Pola trova, invece, che suo padre fosse al cinema esattamente come a casa: ”Non ha mai rispettato gli altri”. Attrice di teatro, Pola Kinski ha scritto anche un libro, per raccontare la sua storia: ”Kindermund”, ”Parole di bambini”. Kinski, originario di Danzica, aveva tre figli, tutti attori. La più famosa è Nastassja, che in un’intervista al Guardian del 1999 rispose alla domanda: “Suo padre ha abusato di lei?” in questo modo: “Non nel senso che intende lei, ma in altri modi sì”.

Klaus Kinski è morto nel 1991 negli Usa a 65 anni. E’ stato spesso il cattivo di tanti film del passato: lo scagnozzo in “Per qualche dollaro in più” fino ai ruoli da protagonista per Werner Herzog in “Aguirre, furore di Dio”, “Nosferatu, principe della notte”, “Fitzcarraldo”.

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Elisa D'Alto