Al Festival Internazionale del Cinema di Roma, lunedì 1 novembre è sbarcato “The Social Network”, il film più atteso del festival che racconta la nascita di Facebook. David Fincher firma una commedia politicamente scorretta senza peli sulla lingua e dallo slogan “non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico” grazie al protagonista Jesse Eisenberg.
Il 27enne, che a Roma ha fatto le veci del regista, è perfetto nei panni di Mark Zuckerberg, studente dell’università di Harvard, autore del sito che ha rivoluzionato i rapporti in rete. L’obiettivo di Mark è quello di emergere in un realtà che lo ignora del tutto: in una settimana crea il social network Facebook che lo farà diventare in tempi brevi il ragazzo più celebre del college, e poi il più giovane miliardario al mondo. Ma alcuni colleghi lo accuseranno di aver rubato loro l’idea.
A supportare degnamente Eisenberg un manipolo di giovani promesse cinematografiche, a partire dal neo Spider Man Andrew Garfield nei panni dell’amico e socio Eduardo Saverin, fino a Justin Timberlake e Rooney Mara, il primo imprenditore arrivista e la seconda come ex di Mark.
Bravi gli attori, ma anche il regista e il resto della troupe, che non sbaglia un colpo tra fotografia, colonna sonora e sarcastici dialoghi. Una miscela esplosiva, un film che John Landis ha definito uno dei film più belli degli ultimi anni. The Social Network è piaciuto alla critica, che non ha gradito però la visione della versione in italiano e si grida già all’Oscar per la pellicola ed anche per il protagonista.
Jesse avrebbe voluto conoscere Zuckerberg, colui che interpreta: “Ho letto tanto su di lui, ho trasferito le sue interviste sul mio i-pod per ascoltarle ed impararne quanto più possibile. Man mano che promuovo il film sto sviluppando un maggior affetto per lui. In molti lo hanno visto come un pioniere, forse un po’ pericoloso, ma un eroe. Anche l’uomo più intelligente del mondo è indifeso rispetto al rifiuto da parte degli altri: una delle cose che rende il personaggio gradevole è che Mark vuole dare vita a qualcosa che sia al servizio di tutti, malgrado nasca nel segno dell’esclusività – ha spiegato Jesse, che ha aggiunto – Nel finale però vediamo che malgrado il potere e i soldi, resta solo”.
A proposito della polemica che ruota attorno a Facebook, il quale secondo molti non favorisce le relazioni sociali dal vivo, Eisenberg non è d’accordo: “Quando tornavo da scuola guardavo la tv, e stavo comunque da solo. Non è meglio interagire anche da casa con gli altri? Io però non ho un profilo su FB: odio leggere cose su di me anche da Google, figuriamoci”.
Ecco Jesse Eisenberg durante la presentazione di “The Social Network”: