ROMA – L’agonia dei 150 è durata quattro minuti: chissà se in questi quattro minuti si sono resi conto o no di quello che stava loro succedendo. Fatto sta che l’aereo va giù in picchiata da 38mila piedi (circa 11mila metri) a circa 10mila piedi (meno di 2 km, circa 1,8). I 150 sono le persone a bordo dell’Airbus della GermanWings precipitato sulle montagne della Provenza, in Francia. Chissà se si rendevano conto di quel che stava accadendo, tra le mascherine dell’ossigeno che venivano giù dagli scomparti e il panico generale.
I 144 avevano pagato quel biglietto Barcellona-Dusseldorf qualche decina di euro. Alle 10 l’aereo era decollato. Nessuno probabilmente si era accorto di nulla, ma sin dall’inizio il volo aveva seguito una rotta “anomala” rispetto a quella usuale per quella tratta.
Verso le 10:30 l’aereo è salito a 38mila piedi (11mila metri) e poi ha perso inspiegabilmente, improvvisamente e velocemente quota: giù di novemila metri in quattro minuti, a toccare quota duemila metri, anche meno. A quel punto il segnale è sparito dai radar. Pochi minuti dopo dall’Airbus è partita una richiesta di soccorso. Ma era ormai tardi. I nomi delle vittime ancora non sono noti, ma già si sa che non ci sono sopravvissuti.