LONDRA – Interviste che non hanno nulla di spontaneo, pochi minuti di fretta, foto scattate solo dal fotografo di fiducia del Vip, clausole scritte per evitare che vengano poste domande su argomenti privati o scomodi, attori o modelle che pretendono il testo prima che vada in stampa. Vogue UK è il primo a dire basta: basta con la dittatura di celebrità o pseudo tali che trattano i giornalisti con estrema diffidenza sminuendo il loro lavoro. La denuncia di un fenomeno ormai dilagante arriva dalla direttrice del mensile, Alexandra Shulman. “Attrici come Jennifer Aniston – ha sottolineato – si fanno intervistare solo se possono controllare testo e immagini. Non ho mai, mai dato la copertina a una persona che ha richieste simili, non mi sembra giusto. Oggi vieni trattato come se la tua intenzione, come giornalista, fosse sempre quella di danneggiare l’immagine della persona che intervisti. Mi sembra una situazione offensiva”.
Da oggi Vogue cambia musica, quindi. Ma quanti magazine e tabloid lo seguiranno?
