Allarme nuove droghe, sono raddoppiate rispetto al 2008

A colpire è il numero record di queste nuove sostanze stupefacenti: 24, il doppio rispetto a quelle riscontrate nel 2008. Pasticche  o polveri cristalline. In ogni caso, tutte rigorosamente sintetiche. 9 si fumano perché, anche se appartengono a quattro gruppi chimici differenti, sono composte da cannabinoidi. Le altre si assumono per bocca, come l’ecstasy. Le ultime due droghe, invece, sono a base di sostanze farmacologiche, quelle contenute nei classici medicinali.

Denunciati dal sistema d’allerta dell’Unione europea, i nomi delle sostanze sono stati ufficialmente notificati nel 2009 all’Europol e appena pubblicati nel rapporto annuale dell’Osservatorio europeo delle droghe e dei tossicodipendenti (Oedt). Una rassegna, questa, che rivela numeri da capogiro: le sostanze stupefacenti individuate nel 2009 sono il doppio di quelle notificate nel 2008. L’allarme “chimico” è scattato soprattutto nel Nord Europa, dove le nuove droghe sintetiche vengono prodotte in maggiori quantità. In testa alla classifica la Danimarca e la Germania.

A Oslo si compra e si vende il Metamfepramone, l’Etaqualone, il Ppp e il Tma-6. A Berlino va forte l’Odt, il Jwh-250 e tre tipologie di Cp 47. Segue la Finlandia “invasa” dall’3-Fma e dalla Pregabalin. In coda la Gran Bretagna, Paese in cui il commercio si “limita” all’Hu-210 e al’JWH-398. Agli ultimi posti, il Belgio, la Svezia e la Lituania. Disponibili in rete, queste bombe chimiche sono spesso smerciate come “legal high”, vale a dire alternativa “legale” alla cocaina e all’ectasy. E anche le tecniche di marketing si rinnovano facendo spazio a nuove e ingannevoli strategie. Confezionate in barattoli con su scritto “Non per uso umano”, le polverine bianche passano per “concime per piante”, “sali da bagno” o “materiali chimici di ricerca”. Un modo, questo, per eludere i controlli della Polizia postale e abbattere le frontiere tra Paesi, allargando il commercio.

Dalla Cina all’Italia. E’ infatti recentissima la notizia dell’arrivo a Roma del nuovo stupefacente allucinogeno cinese sequestrato per la prima volta in un locale notturno. Conosciuta come Kfen, questa droga a base di chetamina ha degli effetti allucinogeni anche a distanza di alcuni giorni dall’assunzione. Un grammo di questa sostanza arriva a costare fino a 200 euro. Il problema delle nuove droghe si somma a quello del narcotraffico. Bruxelles ha dato precisi compiti agli Stati membri: “Triangolare le informazioni dalle diverse fonti” per aumentare la capacità di risposta e conoscenza del fenomeno. Un’indicazione, questa, simile ad un grido d’allarme. Quasi a confermare la sensazione che i Paesi membri non siano riusciti a costruire ponti tra i loro differenti approcci alla lotta contro la droga.

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Elisa D'Alto