Amputato a 4 arti attraverserà Stretto Manica a nuoto

Philippe Croizon, l'amputato che attraverserà lo Stretto della Manica a nuoto

Philippe Croizon, un francese che per un terribile incidente 15 anni fa subì l’amputazione di tutti e quattro gli arti, si sta allenando duramente da due anni per compiere un exploit che sta diventando la sua ragione di sopravvivenza: attraversare a nuoto la Manica. L’appuntamento è fissato per la prossima estate.

L’incidente avvenne nella sua casa di Saint-Philippe-sur-Creuse, nel centro del paese: l’operaio metalmeccanico era salito sul tetto per smontare un’antenna tv in vista del trasloco per l’imminente nascita del secondo bambino. Un cavo dell’alta tensione inavvertitamente toccato quando aveva ancora i piedi sulla scala di metallo provocò un corto circuito in tutta la zona e una scarica da 20.000 volts nel suo corpo. Rimase letteralmente attaccato alla scala, gli arti bruciati che, più tardi in ospedale, i medici non riuscirono a salvare.

Croizon, inchiodato su una sedia a rotelle dall’età di 26 anni con una bambina piccola e un altro in arrivo, racconta oggi di essere piombato nella più cupa disperazione prima di ritrovare gioia e ottimismo con i suoi bambini e dedicando a loro questa sfida impossibile: «Fare un exploit per me, per i miei, per quelli nelle mie condizioni che non hanno più il gusto della vita» dice spiegando il motivo dell’accanimento che lo porta ad allenarsi 5-6 ore al giorno in piscina.

Racconta tutto in un libro, “Ho deciso di vivere” e promette che con le due protesi per il nuoto, provviste di pinne, che si è fatto costruire intende coprire «i 40 chilometri fra Calais e Dover, in un’acqua che sarà a 14 gradi – spiega – voglio essere la fiaccola della speranza per tutti quelli che credono che la vita non sia soltanto sofferenza».

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