BERLINO – Andreas Guenter Lubitz aveva volato per qualche minuto da solo anche nell’andata da Duesseldorf a Barcellona. E’ quanto racconta un passeggero di quel volo, Michael F., che da allora ogni notte da martedì si sveglia sopraffatto dal terrore: “Perché non ha fatto precipitare il volo in cui sedevo io?”.
Michael, 45 anni, racconta al tabloid Bild, che quella mattina maledetta è volato da Duesseldorf a Barcellona con lo stesso equipaggio e lo stesso aereo che Lubitz ha poi fatto schiantare sulle Alpi francesi nella tratta di ritorno. Anche durante quel volo il capitano si era assentato per andare in bagno. ”Sedevo in quinta fila e potevo vedere la parte anteriore”, ha spiegato: probabilmente la toilette vicina alla cabina di pilotaggio era rotta, visto che la luce rossa che segnala che il bagno è occupato è rimasta accesa per tutto il viaggio.
”A circa un’ora dalla partenza ho visto attraverso la tenda che si è aperta la cabina di pilotaggio”, racconta ancora: il capitano ”ha attraversato tutto l’aereo per andare nella toilette in coda. E dopo tre, cinque minuti è tornato indietro e ha aperto di nuovo la porta della cabina”. Il volo di andata, verso Barcellona, è stato tranquillo: non ci sono stati episodi particolari che potessero far pensare alla tragedia imminente, ha riferito il testimone a Bild. Anche ”l’aereo era in uno stato normale”, ha aggiunto.
Oggi Michael F. non riesce a pensare ad altro che al pericolo scampato. ”Provo a reprimere il pensiero, ma torna sempre” E la domanda che lo tormenta è sempre la stessa: perché non l’ha fatto durante il volo di andata?