
BERLINO – Addetti alla sicurezza tedeschi, sia federali che regionali, riuniti per ben sette volte per discutere se Anis Amri, l’attentatore del mercatino natalizio che lo scorso 19 dicembre a Berlino ha ucciso 12 persone, fosse un potenziale pericolo oppure no. Come scrive il Wall Street Journal, dai nuovi dettagli emersi in queste ore sembrerebbe che la sicurezza, l’intelligence e le autorità giudiziarie tedesche abbiano calcolato male la minaccia rappresentata da Amri.
La vicenda sta sollevando diverse domande circa le capacità della Germania, colpita lo scorso anno ben quattro volte dai terroristi islamici, di prevenire prevenire attacchi futuri.
E in queste ore è in aumento anche la pressione sulla Cancelliera Angela Merkel, accusata di aver esposto il paese a rischi molto forti, conseguenza della decisione di accettare centinaia di migliaia di migranti nel Paese, per lo più musulmani.