BERLINO – Ancora una brutta figura della polizia tedesca nella vicenda dell’attentato al mercatino di Natale di Berlino. È stato infatti rilasciato il tunisino di 40 anni, arrestato ieri 28 dicembre a Berlino perché sospettato di essere un contatto di Anis Amri.
Lo ha detto la portavoce della procura generale di Karlsruhe escludendo che l’uomo fosse un complice del killer di Berlino. Solo ieri l’annuncio dell’arresto del tunisino era stato dato con tanti particolari che lasciavano intendere un quadro indiziario decisamente diverso. La polizia tedesca aveva spiegato di essere arrivato all’uomo perché quest’ultimo era un contatto in rubrica di Anis Amri. Sempre secondo la polizia era possibile che il tunisino fosse un complice, un fiancheggiatore del killer.
Le ipotesi, evidentemente, non hanno retto ai controlli successivi. Il tunisino è stato rilasciato. Per la polizia tedesca non è il primo errore su questo caso, anzi: subito dopo la strage era stato arrestato un uomo che, però, con la strage non aveva nulla a che fare. Il killer, invece, era in fuga. Fuga finita a Sesto San Giovanni dove Anis Amri è stato ucciso durante un conflitto a fuoco da un agente.