Aspettando il Papa, Madrid inizia a blindarsi

MADRID, 14 AGO – Giovedi arriva il Papa, ma la pacifica invasione dell'avanguardia dei pellegrini della Giarnata Mondiale della Gioventu' e' gia' iniziata e Madrid ha iniziato a blindarsi in attesa delle proteste di laici e indignados e nel timore di un possibile attentato.

E' il secondo viaggio del papa nella Spagna del 'laicista' Jose' Luis Zapatero in 10 mesi, dopo le due brevi tappe in novembre a Santiago di Compostela e Barcellona. Per la visita a Madrid dal 18 al 21 agosto la Spagna mettera' in campo un dispositivo di sicurezza fra i piu' imponenti del dopo-Franco, con oltre 10mila uomini fra polizia e Guardia Civil. E quando Benedetto XVI apparira' in pubblico, e' prevista anche la chiusura dello spazio aereo di Madrid. L'ipotesi di un attentato e' presa sul serio. Non dell' Eta – che ha dichiarato una tregua da gennaio – ma del terrorismo internazionale, rileva El Mundo citando i servizi. C'e' anche il timore di disturbi per la contestazione annunciata da movimenti laici, sindacati di sinistra e indignados contro i costi 'immorali' della visita del papa – che valutano in quasi 100 milioni di euro, di cui 30 pagati dai contribuenti per la sicurezza – mentre nel paese c'e' un esercito di 5 milioni di disoccupati. Un grande manifestazione e' convocata mercoledi nel cuore di Madrid da 140 associazioni laiche e di sinistra al grido ''De mi impuestos, al papa cero'' (Delle mie tasse, zero al papa). La tensione ha gia' provocato qualche incidente. Il segretario generale della Giornata Goyo Roldan ha detto a El Mundo di essersi scontrato con giovani indignados: ''perche' ero vestito da prete, mi hanno dato del pedofilo''. Ma nonostante le spinte contestatrici, le istituzioni della Spagna zapateriana accolgono il papa a braccia aperte. Il governo socialista ha garantito la massima collaborazione, cosi come le autorita' locali – Regione e Comune di Madrid – targate Partido Popular. Benedetto XVI vedra' re Juan Carlos, Zapatero, il capo dell'opposizione Mariano Rajoy. Le politiche del 22 novembre sono alle porte e la Spagna nonostante i grandi cambiamenti del dopo-Franco e le 'svolte di societa' degli anni Zapatero continua a dichiararsi al 72% cattolica, anche se poco praticante. Alla vigilia di un voto cruciale – i sondaggi prevedono la vittoria del Pp di Rajoy – e' alta l'attenzione all'elettorato cattolico. Per il governo socialista e' ''Ante todo no molestar el Papa'' (Soprattutto non infastidire il papa) sintetizza El Pais. Questo malgrado si preveda che Benedetto XVI a Madrid stigmatizzi di nuovo il 'laicismo radicale' che per il Vaticano ha nella Spagna socialista una avanguardia. ''Il governo vorrebbe che limitasse la sua attivita' all' evangelizzazione, ma il papa prevede di affrontare nei suoi sermoni i problemi con i quali si confronta la Chiesa in Spagna'' scrive El Pais: ''ne pronuncera' nove in quattro giorni e denuncera' il laicismo e il relativismo della societa' spagnola''. Intanto, aspettando il Papa, Madrid inizia a cambiare volto. Oggi e' stato chiuso Paseo de Recoletos per i lavori di allestimento del palco di Cibeles, dove Benedetto XVI al suo arrivo giovedi sara' accolto dai giovani, e della Via Crucis che percorrera' l'indomani. E fra Puerta del Sol e Plaza Mayor sono gia' migliaia i giovani che aspettandolo fanno turismo zainetto arancione del pellegrino in spalla. Fra il milione di giovani attesi ci saranno oltre 100mila italiani.

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Lorenzo Briotti