Quattordici agenti di polizia sono rimasti contusi negli scontri scoppiati il 17 novembre ad Atene. I tafferugli sono scoppiati al termine della manifestazione per l’anniversario della rivolta del Politecnico contro i Colonnelli nel 1973: la polizia ha risposto fermando 280 giovani, dieci dei quali sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.
Gli agenti sono rimasti feriti in modo non grave ma uno ha la mascella inferiore spezzata, secondo quanto indicato dalle forze dell’ordine. Secondo testimoni oculari tra i manifestanti vi sarebbero alcuni contusi e qualche ferito leggero: gli incidenti sono avvenuti solo al termine della manifestazione pacifica a cui hanno partecipato 10-15mila persone, tra cui esponenti politici e sindacali, all’insegna di slogan antimperialistici, a difesa della democrazia, della scuola e del lavoro ma anche degli immigrati e dei detenuti in protesta nelle prigioni.
Mentre la marcia studentesca si concludeva, centinaia di giovani hanno cominciato a lanciare sassi e bombe molotov contro gli agenti all’altezza della direzione generale di polizia, nel centro di Atene. Gli agenti hanno reagito con bombe lacrimogene e granate luminose, caricando, inseguendo e fermando gli attaccanti, che si sono dispersi soprattutto verso il quartiere anarchico di Exarchia.
Anche a Salonicco ci sono stati scontri al termine di una marcia parallela a quella nella capitale.