OSLO, 25 LUG – Anders Behring Breivik è accusato di violazione della legge sul terrorismo. L’uomo, autore della strage di Uotya, ha detto all’udienza in tribunale che esistono altre due cellule coinvolte nelle stragi di Oslo. Lo ha riferito il presidente del Tribunale di Oslo, Geir Engebretsen. Secondo quanto detto da Breivik di fronte al tribunale, le due cellule opererebbero in una vera e propria ”organizzazione”.
Il presidente del tribunale di Oslo ha precisato che Breivik, oltre che di fronte alla polizia, ha affermato anche in tribunale che ”esistono altre due cellule nella nostra organizzazione”. Elemento, quello dell’esistenza di un’organizzazione, che secondo Engebretsen ”richiede ulteriori indagini”, e giustifica la decisione di porre in isolamento totale per le prime quattro settimane l’attentatore.
Breivik ha detto di aver agito allo scopo di ”dare un forte segnale per la salvezza europea”. Una frase che ricalca i propositi già espressi nel memoriale di 1.500 pagine diffuso da Breivik su internet poco prima degli attacchi di Oslo.
Tra gli obiettivi del killer c’era anche Gro Harlem Brundtland, ex premier laburista norvegese, presente sull’isola di Utoya la mattina di venerdì. Secondo il quotidiano Aftenposten che riporta la notizia, Breivik sarebbe voluto arrivare sull’isola al mattino, quando Brundtland teneva un discorso ai partecipanti al campus estivo.
Nei suoi “memoriali” online Breivik puntava il dito contro la storica leader del partito laburista, accusandola di aver rovinato la società norvegese e di averla portata nella “direzione sbagliata” con la sua politica di tolleranza e multiculturalismo.
Brundtland è stata premier norvegese dal 1981 al 1996, e poi direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità dal 1998 al 2003.