Cronaca Europa

Attacco London Bridge, perquisito appartamento killer: 12 arresti a Barking

LONDRA – Raid della polizia nel quartiere di Barking a Londra e 12 persone arrestate. Il giorno dopo il duplice attentato al London Bridge, nel cuore di Londra, le indagini di Scotland Yard portano alla periferia Est della Capitale. Qui è stato perquisito un appartamento in cui viveva uno dei terroristi responsabili dell’attacco. Ne dà notizia Sky News secondo cui si tratta di un uomo dai tratti mediorientali, che aveva moglie e figli. La polizia sta facendo domande sul suo conto ai vicini.

Dodici persone sono state fermate nello stesso quartiere dalla Met Police. Gli agenti sono all’interno di un condominio di Barking e la zona intorno è stata transennata.

Quella scorsa è stata l’ennesima notte di terrore per i londinesi a neanche 4 giorni dal voto dell’8 giugno. Il bilancio è di 7 morti e almeno 48 feriti. Uccisi anche i tre terroristi che dopo aver investito diversi pedoni sul London Bridge, hanno continuato a seminare il terrore a piedi, accoltellando altri passanti. La polizia è riuscita a fermare e uccidere i tre jihadisti nella zona di Borough Market, dove lo stesso commando si era diretto dopo aver falciato la folla

“Quando è troppo è troppo, le cose devono cambiare” è lo sfogo della premier britannica Theresa May all’indomani dell’attentato. May ha ricordato che la Gran Bretagna è stata colpita tre volte in tre mesi e da marzo a oggi l’intelligence ha sventato altri cinque attacchi. Attentati non collegati l’uno alllatro ma che si sono “ispirati” l’uno all’altro, ha sottolineato parlando per la prima volta di una nuova tendenza: “Il terrorismo chiama altro terrorismo”.

Non bisogna farsi intimidire e restare un “unico grande Regno Unito”, è il messaggio ai britannici della premier che annuncia la ripresa della campagna elettorale già da lunedì e il regolare svolgimento delle elezioni di giovedì 8.

Nel frattempo si aggrava il bilancio delle vittime: salgono a sette, più i tre attentatori. Mentre da fonti della Farnesina si apprende che al momento non c’è alcun italiano coinvolto, anche se, precisano, “il lavoro continua dato l’elevato numero di italiani presenti a Londra”.

Non c’è ancora nessuna rivendicazione, la polizia sta indagando per individuare eventuali complici dell’assalto e ha confermato che gli attentatori di Londra indossavano cinture esplosive finte con lo scopo di terrorizzare i passanti nel corso dell’attacco.

Oltre alla solidarietà dei leader di tutto il mondo è giunto dal Vaticano il messaggio di papa Francesco che “prega per le vittime e i familiari” e auspica che lo “lo spirito doni pace al mondo intero; guarisca le piaghe della guerra e del terrorismo”.

Intanto da Manchester arriva l’annuncio della polizia che il concerto in memoria delle vittime in programma questa sera allo stadio Old Trafford di cricket è confermato. L’evento renderà omaggio anche alle persone rimaste uccise nell’attentato a London Bridge. Le forze dell’ordine sottolineano tuttavia che saranno schierati più agenti del già ingente numero previsto. “Ogni persona sarà sottoposta a controlli, se potete non portate borse così da rendere più rapide le verifiche”, è l’appello della polizia di Manchester.

In Italia, il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha convocato al Viminale una riunione straordinaria del Comitato Di Analisi Strategica Antiterrorismo, alla presenza dei vertici delle Forze di polizia e dei Servizi di Intelligence.

Published by
Daniela Lauria