Lo scrive il quotidiano svedese “Aftonbladet”. Il giornale scandinavo cita fonti dei servizi segreti, secondo cui l’organizzazione aveva in mente di compiere una serie di attentati: voleva colpire il Parlamento, gli uffici del governo e l’abitazione del primo ministro, Fredick Reinfeld.
Il furto sarebbe servito proprio a finanziare le azioni terroristiche.
L’ipotesi che portava alla pista svedese per il furto era già stata anticipata dalla stampa polacca: secondo la polizia polacca, i ladri hanno agito per motivi economici e dovevano consegnare la scritta – tagliata in tre parti dopo il furto – ad un misterioso collezionista in Svezia in cambio di una somma di denaro.
Secondo le loro stesse ammissioni, i ladri speravano di ricavare dalla vendita dell’insegna, rubata venerdì 18 e ritrovata domenica 20 dicembre tra i 10 ed i 30 mila euro.