Austria, obbligatoria l'autocertificazione per chi entra ed esce
I movimenti da e per l’Austria devono essere motivati e per spostarsi è obbligatoria l’autocertificazione. Lo rende noto l’Ufficio comune dell’Euregio, la regione alpina della quale fanno parte Alto Adige, Trentino e Tirolo.
L’arrivo e la partenza dall’Alto Adige, che è zona rossa, sono al momento consentiti solo per ragioni precise: necessità e di urgenza, ovvero motivi di lavoro, di studio e salute. In questi casi sarà necessario documentare il motivo con l’autocertificazione ed esibirla in caso di controlli.
Al terzo giorno di duro lockdown in Austria i numeri del contagio da Covid-19 restano ampiamente superiori rispetto a quelli del primo lockdown di primavera. I nuovi casi giornalieri – oggi 6.995 su 31.316 tamponi (22,33%) – sono considerati “stabili ma drammaticamente alti”. Negli ultimi sette giorni la media giornalieri è balzata a quota 7.018. Il ministro della Sanità, Rudolf Anschober, ha detto che “le prossime due settimane saranno cruciali per le terapie intensive” e ha lanciato un nuovo appello popolazione affinché riduca massicciamente i contatti e utilizzi lo smart working.
Nella giornata di ieri in Alta Austria sono state registrare 1.706 nuove positività, a Vienna 1.188, in Bassa Austria 985 e in Tirolo 913. Negli ospedali austriaci sono ricoverati 4.614 pazienti positivi al Covid-19 e 683 (uno in più di ieri) necessitano delle cure della terapia intensiva.
Il totale dei decessi è salito a 2.116 dopo i 62 morti di ieri. Nel frattempo il presidente della Camera di Commercio di Vienna, Harald Mahrer ha chiesto per i negozi orari di apertura più lunghi, domenica compresa, nel periodo successivo al 6 dicembre (ultimo giorno di lockdown) al fine di agevolare lo shopping natalizio. (fonte AGI)