Auto contromano su A26: parenti vittime in Italia

TORINO, 14 AGO – Dolore e rabbia per la morte dei quattro giovani turisti francesi travolti ieri mattina da un Suv in contromano sulla A26 Voltri-Sempione, guidato da un uomo ubriaco. I parenti, giunti dal sud della Francia, hanno riconosciuto le vittime, i cui corpi dilaniati nell'urto sono stati composte all'obitorio di Novi Ligure ed Alessandia e sono in attesa del nulla osta per i funerali.
''Quando non si beve non si deve guidare, con l'alcol in corpo non si e' piu' persone, bisogna fermarli'', ripeteva la mamma di una delle vittime, stropicciando tra le mani un quotidiano con le foto e la ricostruzione dell'incidente. Il conducente del Suv, Ilir Beti, 35 anni, imprenditore edile, e' per il momento indagato in stato di liberta' per omicidio colposo, lesioni colpose e guida in stato di ebbrezza. E proprio il fatto che nei suoi confronti non sia stata decisa un provvedimento piu' forte accresce la rabbia dei parenti dei giovani morti, e non solo.

La Polizia stradale spera di potere sentire al piu' presto la testimonianza dell'unico sopravvissuto del gruppo francese, Laurent Boette. 27 anni. Era probabilmente lui alla guida della Opel Astra distrutta dal Suv sbucato in contromano tra Predosa e Ovada, nell'alessandrino. Il giovane e' ancora ricoverato in rianimazione all'ospedale di Novi Ligure, con un polmone perforato e sotto choc. Ma la sua vita non sarebbe in pericolo.

Nella documentazione raccolta dalla Polstrada ci sono le chiamate degli automobilisti che avevano avvisato di avere incrociato un Suv in contromano. Gli agenti sperano di raccoglierne altre per completare il quadro di un incidente che ha portato in lutto nel Midi francese.

Beti e l'amica russa che viaggiava con lui sono rimasti illesi nell'incidente. L'albanese alla guida del Suv, un Q7 Audi, avrebbe invertito la marcia, imboccando l'autostrada in contromano vicino ad Alessandria, per tornare a cercare un telefono cellulare che aveva. Ma tutto il suo viaggio da Arenzano (Genova) ad Alessandria, ancora prima che cominciasse il lungo tratto – una trentina di chilometri – percorso in contromano, sarebbe stato 'movimentato', con soste frequenti. Il tasso alcolemico riscontrato nel test al quale e' stato sottoposto era di 1,51 microgrammi per litro, tre volte il limite consentito.

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Lorenzo Briotti