Batterio killer. Amburgo, la città che non mangia più verdure

AMBURGO – Amburgo è la città che non mangia più verdure, o quasi. Nella Germania che non ama le incertezze ora si è insinuata la psicosi e il dubbio: nessuno per ora sa da dove viene il batterio killer, l’E. Coli.

L’insalata non la vuole più nessuno, i cetrioli nemmeno: i danni commerciali cominciano a farsi sentire e i primi allarmi, anche se poi smentiti, sono arrivati proprio per le verdure.

Secondo quanto racconta la Suddeutsche Zeitung i contadini portano cassette piene di rucola che nessuno mangia e al mercato i tedeschi evitano gli ortaggi, anche se non c’è nessuna certezza che siano proprio loro il veicolo del contagio.

“I cetrioli rimangono pesanti come il piombo nelle loro cassette. La gente non li vuole neanche a prezzi stracciati: 40 centesimi l’uno, tre per un euro. ‘Siamo molto insicuri’, dice un’anziana cliente al bancone di fronte.  ‘Se mi ammalo dirò a tutti che ho comprato qui’, informa minacciosa il venditore, poi si fa preparare una confezione di insalata d’aringhe. È tutto sottosopra. La parola insalata suona come uno sparo”, scrive il giornale tedesco.

Nell’homepage del mercato ortofrutticolo di Amburgo si legge ancora:  “Siamo lieti di spiegarvi perché è possibile – anzi: consigliabile – comprare frutta e verdura fresca al mercato: il batterio dell’Escherichia coli è stato individuato nei cetrioli spagnoli”.

Per ora però la “dipendenza dalla paura”, come aveva detto dei tedeschi l’ex commissario degli archivi della Stasi Joachim Gauk, è più forte della voglia di mangiare insalate sicure.

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