La Bbc contro Sky British, Thompson contro Murdoch: in Gran Bretagna è guerra mediatica tra i due colossi della tv inglese. A sferrare l’attacco all’imperodi Rupert Murdoch, venerdì sera, il direttore generale della Bbc, Mark Thompson, sostenendo nel corso del Mediaguardian Edinburgh television festival, che Sky British è troppo potente e minaccia di ”ridurre a dei nani” la Bbc e gli altri competitor.
Un anno fa, nella stessa sede, il magnate australiano aveva attaccato la rete pubblica britannica con le stesse argomentazioni. ”Murdoch si è lamentato del dominio della Bbc – ha detto Thompson secondo quanto riportato dal Guardian – In realtà Sky sta per diventare l’attore dominante nel nostro Paese”. ”Se News Corporation (controllata dalla famiglia Murdoch, ndr) andra’ avanti sulla strada dell’acquisto delle restanti azioni in Sky, quest’ultima non sarà solo il più grande network televisivo britannico, ma avrà un ruolo dominante anche sulla stampa nazionale, oltre ad essere in generale uno dei maggiori editori della Gran Bretagna. Una concentrazione di proprietà con né Stati Uniti, né Australia consentirebbero”.
Thompson ha inoltre attaccato i contenuti di Sky, ammettendo che c’è stato un grosso investimento su news e sport, ma non sui programmi britannici. Secondo il dg, inoltre, Sky dovrebbe pagare un ”compenso per la ritrasmissione” a ITV, Channel 4 e Channel 5, che sono visibili sulla piattaforma Sky. Le somme percepite – secondo il manager della rete pubblica – potrebbero essere reinvestite in format originali britannici.
Thompson ha ricordato che negli Stati Uniti, Murdoch con la Fox sta percependo un analogo compenso dalle reti via cavo. ”Perché quindi – si è chiesto Thompson – non fare lo stesso nel nostro Paese?”. Il dg ha comunque sostenuto che la Bbc resta molto popolare tra gli utenti che pagano il canone. Un portavoce della News Corp ha replicato a Thompson, affermando che il dg ”ha avuto un anno per riflettere sulle diffuse e legittime critiche alla BBC e sull’effetto che il suo peso sta avendo sui competitor” e sostenendo che ”le attività della Bbc restano preoccupanti per il futuro del giornalismo indipendente”.
