Figli che vogliono vaccinarsi disobbedendo ai genitori no-vax. E’ quanto accade in Belgio, dove una decina di famiglie si sono rivolte al tribunale di Namur, per costringere le autorità sanitarie a introdurre l’autorizzazione obbligatoria dei genitori per la vaccinazione dei minorenni che hanno 16 o 17 anni. In Belgio, infatti, vaccinarsi è consentito ai minorenni che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età.
A contrastare questa norma è infatti un gruppo di genitori no-vax che mette in dubbio anche l’utilità stessa del vaccino per i giovani. Un’opinione che si scontra non solo con il parere dell’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali), che ha autorizzato la vaccinazione a partire dai 12 anni, ma anche con la decisione del Governo belga di puntare sull’immunizzazione dei giovani per poter tornare a scuola in presenza dal primo settembre.
Secondo quanto riporta il giornale belga L’Echo, i genitori che hanno presentato il ricorso sostengono che permettere a ragazzi tra i 16 e i 17 anni di vaccinarsi senza il consenso di mamma o papà, costituisca una violazione della legge belga del 2002 sui diritti del paziente. Una norma che garantisce il diritto al consenso libero e informato, e quindi il diritto all’informazione. Le famiglie hanno dunque chiesto al tribunale di valutare se la Vallonia (la regione francofona del Belgio) e l’Agenzia vallone per la qualità della vita (Aviq) stiano violando la legge sui diritti dei pazienti.